Toscana

FIRENZE, GIORNATA VITTIME DEL LAVORO; SCARAMUCCIA: DOBBIAMO FARE DI PIU’

«I numeri ci dicono che gli infortuni sul lavoro, anche quelli mortali, sono in calo, ma le cifre non possono e non devono consolarci. I tragici incidenti che avvengono quasi quotidianamente fanno scomparire numeri e percentuali. Resta, ogni volta, l’amarezza di trovarsi di fronte alle stesse dinamiche, che ci parlano di mancanza o insufficienza delle misure di sicurezza, di sottovalutazione del rischio, di improvvisazione. Eppure, i dati che evidenziano la diminuzione complessiva degli incidenti, ci suggeriscono di andare avanti, ci dicono che non siamo sulla strada sbagliata».L’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia ha partecipato stamani, con il Gonfalone della Regione, alle celebrazioni per la 60a Giornata nazionale delle vittime di incidenti sul lavoro, organizzata dall’Anmil (Associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro), sezione provinciale di Firenze. La Giornata è cominciata in piazza Unità d’Italia, con la deposizione della corona al Monumento ai Caduti; è proseguita alle 9, nella Basilica di San Lorenzo, con la celebrazione della Messa da parte dl vescovo asuliare di Firenze monsignor Claudio Maniago. Alle 10.30 il Corteo ha raggiunto Palazzo Vecchio, dove nel Salone dei Cinquecento si è tenuta la cerimonia civile.In Toscana gli infortuni sul lavoro, anche quelli mortali, sono in calo. Gli infortuni mortali sono passati dai 96 del 2004 ai 62 del 2009, e il trend decrescente viene confermato anche per il 2010. Dal 2004 ad oggi, in Toscana si è assistito a un calo degli eventi infortunistici pari a circa il 15%. «Ma finché ci sarà anche una sola vittima del lavoro, non potremo dirci tranquilli – dice ancora l’assessore Scaramuccia – Ogni incidente è la prova inconfutabile che qualcosa non ha funzionato. Se di lavoro si continua a morire, questo sig nifica che non sono ancora state messe in atto tutte le strategie necessarie per prevenire gli infortuni e impedire le morti. Ancora troppo spesso la sicurezza viene gestita con riguardo rispetto ai soli obblighi formali. Essa richiede invece investimenti, adeguamenti, verifiche continue. Su questi obblighi non possono essere ammessi ritardi né negligenze. Bisogna moltiplicare gli sforzi, studiare nuovi interventi, nuove formule di approccio a un problema intrinsecamente legato alla rapidità e alla complessità con cui cambia il mondo del lavoro. Occorre procedere attraverso molteplici azioni integrate che associno gli interventi di prevenzione ai controlli».In questi ultimi anni, ricorda l’assessore Scaramuccia, la Toscana ha intrapreso una lotta a tutto campo contro gli infortuni sul lavoro: investimenti, piani mirati, campagne, iniziative. Sensibilizzazione, prevenzione, controllo: questi i tre punti cardine intorno ai quali si è sviluppata l’azione della Regione in questi anni. «Su questa strada dobbiamo continuare, con più impegno e più forza – invita Scaramuccia – Lo dobbiamo alle vittime e alle loro famiglie, lo dobbiamo ai molti lavoratori immigrati che arrivano in Toscana in cerca di nuove possibilità di vita e troppo spesso fanno i conti con la mancanza di tutele, il lavoro nero e i rischi che questo comporta. Lo dobbiamo alle generazioni future». (cs-Lucia Zambelli)