Toscana

FORUM SOCIALE MONDIALE, A DAKAR L’APERTURA; CARD. SARR (DAKAR): NON TACERE SU RIVOLTE POPOLARI

Si è inaugurato ufficialmente ieri pomeriggio con un lungo e variopinto corteo dal centro di Dakar al campus dell’università Cheikh Anta Diop, animato dai canti, dai tamburi e dalle danze degli africani, l’undicesima edizione del Forum sociale mondiale (Wsf). Gli organizzatori parlano di circa 40-50.000 partecipanti, che fino all’11 febbraio daranno vita ad un evento con 1200 attività. Nei giorni precedenti – il 4 e 5 febbraio -, centinaia di rappresentanti delle associazioni di migranti di tutto il mondo hanno approvato ed adottato, nell’isola di Gorée, luogo simbolico della tratta degli schiavi, la “Carta mondiale dei migranti”, lanciata nel 2006 a Marsiglia. Nella Carta si sancisce il “diritto per tutti di poter circolare e risiedere liberamente ovunque, nel pianeta, e di contribuire alla costruzione di un mondo senza muri”. La Carta verrà presentata agli organismi internazionali, ai governi e alle realtà della società civile. Al Forum una équipe di giornalisti senegalesi – grazie all’Institus Panos Afrique de l’Ouest e l’ong Enda – ha lanciato “Flamme d’Afrique” una testata (cartacea, radiofonica e on line) che segue giorno per giorno l’evento in francese, arabo e inglese, “affinché il messaggio dei movimenti sociali mondiali – si legge nell’editoriale – si diffonda in tutti gli angoli del Senegal, e per la magia di internet, su tutta la terra” http://flamme.panos-ao.org).I cristiani non possono “tacere sulle rivolte popolari contro chi si appropria del potere solo per vantaggio personale, per le proprie famiglie e amici, come in Tunisia e in Egitto e senza dubbio anche in altri Paesi”. I cristiani devono “rifiutare e lottare contro ogni forma di corruzione del potere”, per mettersi invece al servizio del prossimo”. È una posizione chiara e netta su quanto sta accadendo in Tunisia ed Egitto, e un riferimento a situazioni esistenti in tanti altri Paesi africani, quella espressa dal cardinale Théodore Adrien Sarr, arcivescovo di Dakar, in una intervista al SIR  dopo la messa che per migliaia di cattolici ha segnato l’apertura del Forum sociale mondiale (6-11 febbraio) nella capitale senegalese. “Quello che sta accadendo in Egitto e Tunisia interpella i governi di tutta l’Africa – ha detto il card. Sarr -. Le popolazioni stanno dimostrando che possono reagire in massa per mostrare il loro scontento ed esprimere le loro attese. Queste manifestazioni popolari possono convincere i governi che il loro modo di agire non è il migliore”. A suo avviso “se le situazioni saranno ben gestite potranno contribuire ad una nuova era per le popolazioni maghrebine, ma anche per molti Paesi africani”. “Bisogna fare appello ai governi africani – sottolinea l’arcivescovo di Dakar – perché promuovano il benessere, la salute, l’educazione della popolazione”.Sir