Vita Chiesa

Francesco: mons. Romero al centro dell’udienza al presidente del Salvador

«Durante i cordiali colloqui – riferisce un comunicato della Sala stampa vaticana – è stata espressa soddisfazione per le buone relazioni esistenti fra la Santa Sede e lo Stato salvadoregno. In particolare, ci si è soffermati sulla figura del Servo di Dio mons. Oscar Arnulfo Romero y Galdámez, già arcivescovo di San Salvador» assassinato nel 1980 mentre stava celebrando la messa, e «sull’importanza della sua testimonianza per l’intera Nazione». Inoltre, «si è apprezzato il contributo che la Chiesa offre per la riconciliazione e per il consolidamento della pace, come pure nei settori della carità, dell’educazione, dello sradicamento della povertà e della criminalità organizzata. Si sono anche toccati alcuni temi etici quali la difesa della vita umana, del matrimonio e della famiglia».

Il presidente salvadoregno ha donato al Papa un reliquiario contenente un pezzo della veste che mons. Romero indossava quando fu assassinato, ha riferito poi ai giornalisti padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa della Santa Sede. «Al centro della veste, ben visibile, una macchia di sangue», ha aggiunto. Il reliquiario è a forma di ostensorio a croce, con i bracci raffiguranti figure umane stilizzate, a rappresentare la partecipazione del popolo di Dio alla morte del suo vescovo. La teca è opera delle Suore dell’Ospedale della Divina Provvidenza, nella cui cappella Romero è stato ucciso. Il presidente del Salvador ha ricordato, tra l’altro, di essere stato allievo del padre gesuita salvadoregno Rutilio Grande, ucciso tre anni prima di Romero che dal suo esempio trasse poi ispirazione. Quanto alla causa di beatificazione di Romero, il portavoce vaticano ha ricordato che «procede» normalmente ed è attualmente all’esame della Congregazione per le Cause dei Santi.