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GIOCO D’AZZARDO: COSTALLI (MCL), PIAGA SOCIALE DA NON TOLLERARE

«È inammissibile che uno Stato civile continui a tollerare una piaga sociale come il gioco d’azzardo. Le evidenti ragioni di cassa, di fronte a un fenomeno che ha sviluppato, solo nel 2011, un volume di 76 miliardi di euro di giocate, non possono essere un deterrente di convenienza che giustifichi l’inerzia dell’apparato pubblico. Bene quindi fa il governo a pensare a provvedimenti seri che contrastino questo fenomeno dilagante»: così si esprime Carlo Costalli, presidente nazionale del Movimento cristiano lavoratori (Mcl). “È compito primario dello Stato proteggere il sano sviluppo della personalità dei suoi cittadini, tutelando in primis i giovani e i meno abbienti che sono i più esposti all’attrazione di facili evasioni. Basta dunque agli spot che presentano l’illusione di vincite che ‘cambiano la vita’. La ludopatia è una malattia e dobbiamo trattarla come tale”. Secondo Costalli occorre riflettere sul monito lanciato dal cardinale Bagnasco, presidente della Cei, che ha definito “il gioco d’azzardo una piovra che allunga i suoi tentacoli promettendo tutto e sradicando moltissimo, non di rado tutto”.