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Giornalisti: morto a Firenze Fabrizio Borghini

Aveva 77 anni. E’ stato colto da un malore poco prima dell’inizio della proiezione del primo film come regista di suo figlio Lorenzo

Fabrizio Borghini (foto dal profilo Fb)

Fabrizio Borghini, 77 anni, giornalista appassionato di Firenze, di cinema, di cultura. Fabrizio, è morto improvvisamente, colpito da malore, durante la proiezione del primo film del figlio Lorenzo, “Doppio passo”. E’ successo ieri sera al cinema Alfieri di Firenze poco prima che iniziasse la proiezione del film. Nonostante gli immediati soccorsi portati da un medico che era all’Alfieri e poi dal medico del 118 e dai volontari, per Fabrizio non c’è stato niente da fare

Nato a Firenze nel 47, laureato in materie letterarie, Borghini ha scritto libri e innumerevoli articoli di carattere culturale. Il cinema era una sua grande passione alla quale aveva portato anche il figlio, giovanissimo regista. Firenze era fra gli argomenti preferiti del suo lavoro. Recentemente aveva anche pubblicato volumi su San Frediano e le piccole grandi storie del quartiere più amato.

Il presidente Sandro Bennucci e tutti gli organismi dirigenti dell’Associazione Stampa Toscana, partecipano, affranti, al dolore della famiglia per la scomparsa del collega. Tantissimi, tra l’altro, i messaggi arrivati alla famiglia e in particolare al figlio Lorenzo. Tra questi quello del sindaco di Firenze Dario Nardella: “Caro Fabrizio, un destino veramente crudele ti ha strappato alla vita in un momento di massima gioia per te e la tua famiglia. Lasci un vuoto enorme”. “Solo qualche mese fa – ricorda il sindaco – ho avuto tra le mani il tuo ultimo libro dedicato ai rioni di Firenze dove tu, abile tessitore di storie, raccontavi con grazia e leggerezza le trasformazioni della nostra città. Ho in mente le centinaia di iniziative da te organizzate per eventi di cultura e arte, le due passioni che hanno caratterizzato la tua vita e il tuo lavoro, sempre competente, mai sopra le righe, affabile. La tua scomparsa improvvisa ci lascia senza parole e mancherai a tutta la città”. “Alla tua famiglia e in particolare a Lorenzo vadano le condoglianze mie personali e dell’amministrazione”, conclude il sindaco.