Cultura & Società

Giornata di studi: “I due tesori”, bellezza e spiritualità tra Firenze e Pistoia

L'iniziativa fa parte di un progetto nato da una collaborazione tra l’Opera di Santa Maria del Fiore e la Cattedrale di San Zeno nel 2023, e ancora in corso, volto a far riscoprire i “tesori” dei due complessi monumentali, con l’ausilio di un biglietto congiunto online

Cattedrale di San Zeno, Pistoia

L’Opera di Santa Maria del Fiore e la Cattedrale di San Zeno a Pistoia organizzano una giornata di studi dal titolo “I DUE TESORI: bellezza e spiritualità tra Firenze e Pistoia” che si terrà il 19 aprile, alle ore 16.00, presso la Sala Brunelleschi dell’Antica Canonica di San Giovanni a Firenze (Piazza San Giovanni 7).

L’iniziativa fa parte del progetto “I due Tesori” nato da una collaborazione tra l’Opera di Santa Maria del Fiore e la Cattedrale di San Zeno nel 2023, e ancora in corso,  volto a far riscoprire  i “tesori” dei due complessi monumentali di Firenze e Pistoia, con l’ausilio di un biglietto congiunto online.

Sono previsti gli interventi di Don Luca Carlesi (Arciprete della Chiesa Cattedrale di San Zeno a Pistoia) che parlerà del Culto iacopeo a Pistoia: dal secolo XII all’Età contemporaneaAntonio Natali (consigliere dell’Opera di Santa Maria del Fiore) che approfondirà il tema del Profilo di Pistoia nell’Incoronazione di Maria in Santo SpiritoTimothy Verdon (direttore del Museo dell’Opera del Duomo) con Istoria e catechesi nei rilievi dell’Altare d’Argento di San Giovanni e dell’Altare di San Jacopo;  Giampaolo Distefano (Università di Torino) con Il Reliquario di San Jacopo, la Porta Nord del Battistero di Firenze e la produzione orafa negli anni del Gotico Internazionale;  moderatore Renato Chiti.

Simbolo di questa affinità e fulcro del progetto sono due opere capitali dell’oreficeria sacra medievale: l’Altare d’argento di San Giovanni nel Museo dell’Opera del Duomo a Firenze e l’Altare d’argento di San Jacopo nella Cattedrale di San Zeno a Pistoia. A questi si aggiungono le opere dei grandi artisti e architetti che operano nelle due città, dal Medioevo al pieno Rinascimento, tra cui Filippo BrunelleschiLorenzo Ghiberti,  Giorgio Vasari, Il Verrocchio, I Della Robbia e i Buglioni, Michelozzo, Coppo di Marcovaldo e altri ancora.