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Giornata disabilità: Fism, “rendere concrete accoglienza e inclusione”

Giampiero Redaelli, presidente nazionale Federazione italiana scuole materne, evidenzia come “anche sul fronte della disabilità le scuole paritarie restino sempre in attesa di una piena parità, dovendo colmare ancora l’insufficienza degli aiuti pubblici". 

Domani si celebra la Giornata Internazionale dei diritti delle persone con disabilità istituita dall’Onu nel 1992:  una ricorrenza particolarmente sentita nelle  istituzioni scolastiche che ogni giorno realizzano proposte inclusive per gli alunni con disabilità. Per la Fism, la Federazione Italiana Scuole Materne – punto di riferimento in Italia per circa novemila realtà educative non profit frequentate da quasi mezzo milione di bambine e bambini – “la ricorrenza costituisce un’ulteriore occasione per chiedere di dare maggior concretezza a parole come accoglienza e inclusione, declinandole in attenzione e cura educative per tutti i bambini, ed in particolare per quelli con bisogni educativi speciali” .

Il presidente nazionale della Fism Giampiero Redaelli osserva in una nota rilasciata alla stampa che “non sono pochi i genitori che scelgono le scuole Fism per la loro qualità educativa ed inclusiva rivolta a tutti i bambini, un impegno che viene svolto anche nell’ambito di quell’alleanza scuola- famiglia che le contraddistingue”. Tuttavia Redaelli evidenzia come “anche sul fronte della disabilità le scuole paritarie restino sempre in attesa di una piena parità, dovendo colmare ancora l’insufficienza degli aiuti pubblici”. 

Oggi, in presenza di bambini disabili, solamente nelle scuole statali infatti vengono assicurati pienamente i fondi necessari; nelle paritarie, nonostante il dettato costituzionale, lo Stato non li sostiene interamente. “Pur prendendo atto della stabilizzazione e dell’incremento dei contributi per la disabilità (due fatti per i quali ringraziamo il governo) la differenza ancora da colmare cade al momento sulle famiglie condizionando le loro scelte. Fortunatamente in alcuni casi -pochi, però – intervengono le Regioni e i Comuni con forme di contributi destinati alla copertura dei costi dell’insegnante di sostegno”.  Per tenere alta la qualità delle sue scuole e favorirne l’accesso, Fism va incontro alle famiglie in alcuni casi anche attraverso iniziative  particolari, comprese raccolte fondi insieme ad altri enti. A Brescia, ad esempio, il Fondo Ref (Risorse Educative per la Disabilità), da anni colma l’insufficienza degli aiuti pubblici per servizi che si rivolgono a tutta la comunità e sono a tutti gli effetti “scuola pubblica”, assicurando anche percorsi di formazione per i docenti e l’accompagnamento nello studio delle diverse situazioni degli alunni, con la conseguente stesura dei piani didattici personalizzati.  Ci auguriamo comunque che in questa importante giornata la scuola italiana possa diventare “La scuola di tutti e per tutti”, qualunque sia la sua radice culturale ed organizzativa.