Vita Chiesa

Giustizia e pace Europa: documento «contro il nazionalismo dell’esclusione»

A presentarlo è monsignor Jean-Claude Hollerich, arcivescovo di Lussemburgo e presidente della rete europea J&P: «Numerosi – dice – sono coloro che, preoccupati per l’avvenire incerto, si lasciano convincere da parole semplicistiche e una propaganda diretta contro gli immigrati e l’Unione europea. Tuttavia esse non sono una risposta alle sfide complesse del nostro tempo per le quali non esiste un rimedio semplice. Al contrario, lo scopo di questi partiti e movimenti è semplicissimo: conquistare potere politico ed economico. Essi non servono né la causa dei poveri, né quella dei deboli o dei più svantaggiati».

Il documento – presentato oggi – è intitolato «Contro il nazionalismo dell’esclusione» e verrà inviato nelle prossime settimane ai deputati e ai responsabili politici. Da Bruxelles il segretariato generale di Giustizia e Pace Europa ha poi allertato le Commissioni nazionali perché avviino un «piano di azione» contro i programmi dei partiti nazionalisti e xenofobi. (segue) «Ciò che ci preoccupa – si legge nel testo – è la tendenza crescente a ricercare potere e popolarità grazie a programmi politici semplicisti e slogan forsennati che diffondono l’idea che la prosperità e la sicurezza non possano essere realizzati se non con misure nazionalistiche unilaterali e, se necessario, a detrimento degli altri popoli».

Ma – fa notare J&P – «non esiste risposta rapida e semplice a sfide strutturali profonde come sono quelle che pongono le nostre società plurali e un’economia mondializzata». Due le questioni particolarmente sollevate da Giustizia e Pace. La prima è la questione dell’immigrazione che ha sempre fatto parte dell’esistenza umana. «Ignorare questa realtà – si legge nel documento – e tentare di fermare ermeticamente le frontiere all’afflusso dei migrati è irrealistico e disumano».

Giustizia e Pace chiede, però, che la questione sia gestita a livello «internazionale ed europeo», condividendo «la responsabilità dell’accoglienza». Altra questione affrontata nel documento è l’Unione europea e il tentativo perseguito dai partiti nazionalisti di scaricare sull’Ue la responsabilità della crisi economica attuale, le ineguaglianze sociali e la disoccupazione. «Non c’è dubbio che l’Unione europea non è perfetta – si legge nel documento – ma resta pur sempre uno strumento di mantenimento della pace e di risoluzione dei conflitti sul nostro continente».