Arezzo - Cortona - Sansepolcro
Gli Araldi di Santa Margherita: torna l’associazione a Cortona.
L’associazione «Araldi di Santa Margherita» era stata inizialmente costituita unicamente per i bambini e giovani, con finalità appropriate alla loro età, come: far crescere la loro devozione alla Santa Patrona di Cortona, acquisire una conoscenza più corretta e approfondita della vita e della spiritualità di Margherita.; vivere da veri cristiani attraverso la preghiera e la frequenza ai Sacramenti, rendersi disponibili per il servizio liturgico come chierichetti. Per gli araldi inoltre era previsto un tipico costume medievale per partecipare e rendere più suggestive le feste della santa patrona e quelle folkloristiche e civili a cui avrebbero partecipato. Lo statuto prevedeva inoltre che gli araldi si riunissero frequentemente, sotto la guida del padre assistente del Terz’Ordine Francescano per ascoltare lezioni sulla vita, la spiritualità e le opere sociali di Santa Margherita. Così recitava la presentazione dello statuto: «La Fraternità Santa Margherita da Cortona del Terz’Ordine francescano, diretta dai frati minori del Santuario, per meglio far penetrare tra i giovani la devozione e la conoscenza della cara Santa e renderne più solenne il culto, ha deliberato d’istituire, previ accordi con il vescovo diocesano, gli “Araldi di Santa Margherita”». Lo statuto prevedeva inoltre che l’associazione illustrare la vita dei personaggi più importanti che hanno onorato la città di Cortona per la santità, l’arte, la scienza o per altri meriti degni di memoria. Nel maggio 2005, è stato celebrato il 40esimo della fondazione (1965-2005), ma qualche anno dopo, sia per il numero degli Araldi assai ridotto, sia per la morte di padre Luigi Pini (2009), che ne era l’assistente spirituale, l’attività dell’associazione aveva subito un arresto. Qualche mese più tardi però, un gruppetto dei primi Araldi, ormai diventati adulti e padri di famiglia, aveva sentito il bisogno di interrogarsi, di chiarire la situazione e chiedersi, con l’aiuto ancora dei frati minori di Santa Margherita, se tutto dovesse finire così, oppure se si intravedeva la possibilità di aprire una nuova via per proseguire il cammino.
Un incontro che io ebbi, poco dopo la mia nomina a nuovo assistente del Terz’Ordine francescano, con il gruppo degli Araldi ormai adulti, offrì l’occasione per una verifica della situazione: prendemmo atto che gli Araldi bambini non erano più presenti nell’associazione; formulammo l’ipotesi di sondare le intenzioni degli altri Araldi adulti; mi fu chiesto se ero disposto a seguirli, come nuovo assistente spirituale, nel caso di una ricostituzione del sodalizio; infine decidemmo di pregare la nostra patrona Santa Margherita perché ci ispirasse ciò che sarebbe stato meglio per noi e per gli altri. In concreto: era maturata l’idea e la volontà di riprendere il cammino, non con i bambini, ma con gli Adulti, i quali avrebbero indossato un mantello con segni e simboli francescani; lo statuto sarebbe stato riveduto e aggiornato, conservando le finalità valide per ogni Araldo, adattandole quindi a persone adulte, ma lasciando la porta aperta anche ai giovani. Il mantello sarebbe risultato così caratterizzato: bianco ocra, bordi a tutto il mantello e lacci al collo color marrone; sul petto, a sinistra, immagine ovale di S. Margherita a colori. Nel rito per la benedizione e la consegna del Mantello, domenica 22 maggio 2011, ho evidenziato alcuni aspetti importanti. «Questo Mantello – ho sottolineato – è un segno di appartenenza all’associazione, che fu costituita inizialmente il primo maggio 1965 con l’approvazione e benedizione dall’indimenticabile vescovo di Cortona Giuseppe Franciolini. Esso esprime il desiderio e la volontà di continuare ad essere Araldi, cioè messaggeri e banditori coraggiosi dei valori cristiani e francescani che la nostra santa patrona Margherita». Il progetto davvero lodevole, appare più che mai apprezzabile quale sfida di coraggio cristiano e come segno profetico contro il «rispetto umano» e la ritrosia a testimoniare anche pubblicamente di essere cristiani. In pratica, l’associazione degli «Araldi di Santa Margherita» si è ricostituita; è avvenuta una «rifondazione» con gli Araldi adulti che indossano il mantello, e che, in occasione della festa della santa Patrona, con l’arcivescovo Riccardo Fontana, hanno effettuato la loro prima uscita. Concludo con le parole stesse di monsignor Franciolini che, approvando, il primo maggio 1965, i cinque brevi articoli dello statuto, dava la sua benedizione perché «fiorisse la bella associazione degli Araldi della nostra Santa, come i petali bianchi e gli stami d’oro del simbolico bellissimo fiore: Margherita».
di padre Federico Cornacchini assistente spirituale Araldi