Toscana

Gli immigrati toscani? Tra i più «risparmiosi»

DI FRANCESCO PALETTIToscana, regione d’immigrati parsimoniosi e particolarmente legati ai familiari rimasti in patria. È il dato che emerge dall’ultimo lavoro dell’équipe di redazione del «Dossier immigrazione» della Caritas («Il risparmio degli immigrati e i Paesi d’origine: il caso italiano»), uno studio mirato promosso in collaborazione con l’Ilo (International Labour Organization) e la Banca AntonVeneta.

Lo studio colloca gli immigrati «toscani» al terzo posto di un’ipotetica graduatoria per rimesse inviate, davanti a tutte le regioni del nord-est e all’Emilia Romagna. Davanti ci sono soltanto il Lazio e la Lombardia, due «giganti»: da sole totalizzano quasi il 60% dei risparmi spediti a casa dagli stranieri presenti su tutto il territorio nazionale.

In tutto, nel 2000, dalla Toscana sono stati inviati quasi 34 milioni di euro in rimesse, l’equivalente di 68 miliardi di lire. La parte del leone l’hanno fatta le province di Firenze (47% del totale) e di Prato (32%). Quindi seguono Lucca (5,8), Livorno (3,6), Grosseto (3,2), Siena (2,4), Arezzo (2,2), Pisa (2), Pistoia (1,8) e Massa Carrara (1,4).

Negli ultimi otto anni i risparmi inviati in patria dagli stranieri presenti in Toscana sono aumentati di circa sei volte con un andamento, però, tutt’altro che coerente: dieci miliardi nel ’92 agli ottanta del ’94 e addirittura 146 miliardi nel’99 (picco massimo), più del doppio della cifra fatta segnare nel 2000. Nonostante il netto decremento segnato negli ultimi dodici mesi, gli esperti della Caritas avvertono che non è il caso di saltare a conclusioni affrettate: «il valore merita sicuramente di essere studiato con attenzione ma non è assolutamente detto che il flusso sia entrato nella sua parabola discendente: i dati cui facciamo riferimento, infatti, sono quelli dell’Ufficio cambi della Banca d’Italia, quindi la diminuzione potrebbe significare solo che gli stranieri toscani hanno scelto canali diversi da quello bancario per inviare rimesse».

Al riguardo sono emblematiche le conclusioni cui giunge una ricerca empirica sugli immigrati filippini residenti nel comune di Livorno curata da Barbara Conte e coordinata dal professor Odo Barsotti, docente di demografia all’Università di Pisa: secondo lo studio ogni famiglia filippina invia a casa, in media, 840mila lire al mese, in pratica oltre un terzo dell’entrate. «Il dato – commentano gli esperti della Caritas – è relativo alla comunità filippina, un gruppo nazionale particolarmente parsimonioso: ma la ricerca mette, comunque, in evidenza come il flusso “visibile” di rimesse, cioè quello che transita attraverso le banche, sia nettamente sotto dimensionato rispetto al flusso reale».

Per don Emanuele Morelli, direttore della Caritas diocesana di Pisa, i dati ufficiali sono, comunque, un indicatore sufficiente per dimostrare «quanto sia distorta la percezione dell’immigrazione solo come fonte di problemi: gli stranieri non solo offrono un contributo fondamentale in tanti comparti dell’economia regionale, ma sempre più si qualificano anche come agenti di sviluppo per il Paese d’origine. Semmai è necessario valorizzare di più questa risorsa nelle iniziative di cooperazione internazionale».

Gli esperti del «Dossier», invece, riservano qualche «frecciatina» polemica agli istituti di credito: «Finora si è poco diffusa fra le banche l’idea di considerare l’immigrato come un normale risparmiatore facendo tutto il possibile per agevolarlo nelle operazioni usuali e ancor più nell’accesso ai prestiti».

Il crescente interesse nei confronti delle rimesse, però, potrebbe innescare una dinamica positiva in relazione a tre aspetti: sburocratizzazione delle operazioni bancarie e riduzione dei tempi e dei costi d’invio delle somme di denaro. «Se così fosse – spiegano alla Caritas – l’effetto sarebbe duplice: più clienti per le gli istituti di credito e maggiore fiducia degli immigrati nel sistema bancario italiano. È soprattutto la diffidenza, infatti, che induce molti stranieri a privilegiare canali personali o amicali per mandare i soldi in patria».

TOSCANA: Rimesse degli immigrati per provincia di invio in milioni di lire

PROVINCIA

1992

1995

1998

2000

Arezzo

173

572

727

1.461

Firenze

1.987

76.145

111.375

31.711

Grosseto

11

282

517

2.128

Livorno

580

1.653

1.501

2.411

Lucca

2.684

1.158

4.763

3.899

Massa Carrara

646

515

678

869

Pisa

487

627

747

1.362

Pistoia

2.050

654

1.488

1.217

Prato

np*

np*

13.236

21.519

Siena

1.635

782

323

814

TOSCANA

10.253

82.388

135.355

67.391

ITALIA

199.748

402.971

761.022

1.138.756