Toscana

I PICCOLI COMUNI TOSCANI FANNO RICORSO CONTRO IL GOVERNO SULLA TESORERIA UNICA

È Fabbriche di Vallico (LU) uno dei primi comuni toscani ad approvare la Delibera di Giunta per intraprendere un’azione legale nei confronti del Governo contro la norma, contenuta nel Decreto Liberalizzazioni, che obbliga Regioni, Province e Comuni a trasferire allo Stato fin da subito il 50% delle risorse depositate presso le tesorerie locali e poi l’intera disponibilità finanziaria. Gli effetti dell’art. 35 del “Decreto Liberalizzazioni”, che sposta la liquidità degli enti locali dalle banche alla tesoreria centrale sono devastanti sugli Enti locali. “La norma non è stata minimamente concertata, si legge in una nota, con le rappresentanze delle Autonomie e si aggiunge ad una situazione di finanza locale nota, nella quale lo spazio di autonomia derivante dalla gestione della tesoreria consentiva a numerose amministrazioni di chiudere bilanci già risicati”. “Non possiamo accettare – ha dichiarato Oreste Giurlani, Sindaco di Fabbriche di Vallico e Presidente di UNCEM Toscana – che scelte così incidenti sulla vita dei Comuni siano assunte senza alcuna concertazione istituzionale, è inaccettabile sul piano del metodo più ancora che nel merito stesso. Prendo atto che la stessa Commissione Bilancio del Senato ha espresso parere negativo sulla norma, ma per ora il governo ha solo detto che valuterà eventuali modifiche, francamente non è accettabile e arrivo a dire che i Comuni sembra contino meno di farmacisti, taxisti, ecc. La tesoreria unica, oltre ad essere un ulteriore riduzione di autonomia, appesantirà notevolmente il lavoro di moltissimi piccoli Comuni, soprattutto montani, che ancora una volta si vedono chiamati a dover concorrere ad uno sforzo di risanamento per colmare errori non propri”.