Toscana

IMMIGRATI: ROSSI A MARONI, CIE IN TOSCANA GARANTISCA DIRITTI UMANI

(ASCA) – “Non siamo a favore della Bossi-Fini e non ci piacciono i Cie che però purtroppo esistono. Incontrerò il sindaco di Campi Bisenzio Adriano Chini. Al ministro Maroni ribadisco quello che ho sempre detto e cioé quali sono le nostre precise condizioni sul Cie” che in primo luogo deve garantire i “diritti umani”. Lo ha detto oggi il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, riferendosi alla realizzazione di un centro di identificazione a Campi Bisenzio, a nord di Firenze. La destinazione era indicata in una lettera inviata a Rossi la scorsa settimana dal ministro dell’Interno Roberto Maroni. Rossi ha spiegato che “come detto anche in campagna elettorale, per noi l’eventuale Cie in Toscana deve essere di piccole dimensioni, deve garantire l’assistenza sanitaria, i tempi di permanenza non devono essere troppo lunghi e i diritti umani deve essere rispettati”. In più la gestione del Cie deve essere svolta in convenzione con un “volontariato attento e capace” di portare avanti questo compito. Il presidente della Regione ha fatto poi riferimento anche alla ‘questione Prato’, con la sua forte immigrazione cinese: “Abbiamo chiesto a Maroni, che ha risposto positivamente, di aprire un tavolo nazionale a cui partecipino la Regione, la Provincia, il Comune e i rappresentanti di vari Ministeri”. Rossi, che è appena rientrato da un viaggio in Cina, ha anche affrontato con le autorità cinesi la questione della vasta comunità orientale presente in Toscana. “Il governo nazionale – ha spiegato – deve prendere rapporti con il governo cinese perché si arrivi a una regolarizzazione”.