Toscana

INCIDENTI SUL LAVORO, QUATTRO MORTI IN UN GIORNO NEI CANTIERI TOSCANI

Due gravi tragedie del lavoro hanno colpito ieri la Toscana. In un cantiere della variante di valico, vicino a Barberino di Mugello, tre operai sono morti sul colpo cadendo da una quarantina di metri, dopo il cedimento della piattaforma sulla quale erano saliti per costruire un pilone di un viadotto. E vicino a Sesto Fiorentino, un operaio è morto e due sono rimasti feriti mentre stavano lavorando su un carrello per la manutenzione della linea aerea ferroviaria. . Le prime ipotesi sulle cause dell’incidente nel Mugello parlano di un cedimento strutturale della passerella su cui si trovavano i tre operai. Un quarto lavoratore si è invece salvato. Le vittime, due calabresi e un napoletano, avevano fra i 26 e i 49 anni. Sarebbero invece stati travolti da una carrello usato per la manutenzione della linea ferroviaria l’operaio morto e gli altri due rimasti feriti ieri sera attorno alle 23, su un binario della stazione di Castello (Firenze), nei pressi di Sesto Fiorentino. Da una prima ricostruzione dell’accaduto sembra che, anche a causa della scarsa illuminazione, i tre uomini non si siano accorti del sopraggiungere della motrice che li ha investiti. Un operaio è morto sul colpo, un altro ha riportato l’amputazione del piede sinistro e il terzo ha subito un lieve trauma cranico.“Una tragedia che ci lascia sgomenti. Il primo pensiero, ancora prima di poter valutare le circostanze dell’accaduto, va alle famiglie delle vittime cui esprimiamo il nostro cordoglio e la nostra vicinanza”. E’ stato questo il primo commento degli assessori regionali Riccardo Conti (trasporti e infrastrutture) e Enrico Rossi (sanità) alla notizia dell’incidente di Barberino sui cantieri della variante di valico, in cui hanno perso la vita tre operai. Appena appresa la notizia l’assessore Rossi si è diretto verso il luogo dell’incidente. Cordoglio, partecipazione, e vicinanza a familiari e colleghi ma anche, immediata, richiesta di verifiche sul rispetto delle norme di sicurezza è arrivata da Riccardo Nencini, presidente del Consiglio regionale. “Siamo di fronte ad un’ecatombe. Non si può continuare così, bisogna verificare se i provvedimenti già adottati siano veramente efficaci o predisporne dei nuovi ed urgenti per garantire il più possibile il primo dei diritti a chi lavora, la vita”, ha detto Nencini, alla notizia dei due incidenti, chiedendo che venga accelerato l’iter per la proposta di legge che prevede l’istituzione del Fondo di solidarietà per le famiglie delle vittime di incidenti mortali sul lavoro. L’atto sarà al vaglio delle commissioni Attività Produttive e Sanità, nelle prossime settimane. “Non che l’erogazione di un contributo a titolo di assistenza sociale alle famiglie delle vittime possa restituire loro le vite perdute ma sarebbe comunque un piccolo passo avanti. Non basta – ha aggiunto Nencini. Bisogna chiudere i rubinetti dei finanziamenti a quelle aziende che non sono in regola con la sicurezza e potenziare i controlli per verificare il rispetto delle norme. E’ inaccettabile che non si faccia tutto quanto è possibile per garantire la sicurezza a chi lavora”. ‘Chiediamo verità e la vogliamo in fretta per rispetto delle vittime e delle loro famiglie, per rispetto del molto che si fatto nel campo della prevenzione nei cantieri dell’Appennino”, ha dichiarato il segretario generale della Cgil Toscana, Alessio Gramolati. “Quello di oggi è l’incidente più’ grave che mai si è vericato in toscana ed èintollerabile”.“Esprimo cordoglio e vicinanza ai familiari delle vittime dell’ennesima strage sul lavoro. Si resta increduli di fronte a drammi ormai quotidiani e alla dinamica di questo ennesimo incidente. La sicurezza sul lavoro nei cantieri toscani e in particolare in quelli per le infrastrutture stradali, autostradali, ferroviarie e portuali deve essere la priorità di tutti”. Così Erasmo D’Angelis (Pd), presidente della Commissione Territorio e Ambiente del Consiglio Regionale, sugli incidenti che ieri hanno provocato le ennesime vittime sul lavoro. “Servono – conclude D’Angelis – severità, massima vigilanza, continue ispezioni e controlli e formazione dei lavoratori. La Commissione Territorio e Ambiente si farà interprete di queste urgenza nei prossimi incontri con i vertici di Società Autostrade anche nel corso del sopralluogo alla frana di Giogoli, che fortunatamente non ha provocato vittime o feriti, che faremo il prossimo 9 ottobre”.