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Incontro Papa-Putin: lettera al Pontefice dell‘arcivescovo ucraino Shevchuk

In vista dell‘udienza che Papa Francesco concederà domani al presidente russo Vladimir Putin, l‘arcivescovo maggiore di Kiev, Sviatoslav Shevchuk, presidente del Sinodo della Chiesa greco-cattolica ucraina, ha fatto pervenire in Vaticano una lettera nella quale chiede «al Santo Padre di essere la voce del popolo ucraino, dei suoi figli, di tutti i cattolici credenti in Ucraina che soffrono».

Il presule ha inviato la missiva datata 8 giugno dal santuario di Jasna Gora a Czestochowa, dove ha invocato la pace per il suo Paese. «Attesto che finora nessuno, né la diplomazia, né i sistemi di sicurezza internazionale né i grandi di questo mondo riescono a fermare la guerra», rileva l‘arcivescovo, aggiungendo di essersi rivolto al Pontefice «affinché come padre difenda i suoi figli».

«Siamo fiduciosi che il Papa possa fare ciò che finora è stato impossibile», afferma Shevchuk, paragonando la visita di Putin in Vaticano di domani a quella di Michail Gorbaciov a Giovanni Paolo II nel 1989 che «ha permesso alla Chiesa cattolica in Ucraina di uscire dalla clandestinità e riprendere il normale funzionamento». L‘arcivescovo ricorda, infine, la recente visita «ad limina» dei vescovi ucraini che hanno potuto dare, di persona, testimonianza «del dolore del sangue e delle lacrime in terra ucraina».