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Incontro Trump-Putin: “Nessun accordo e nessun cessate il fuoco”

I titoli dei giornali del mondo

“No deal”, nessun accordo campeggia questa mattina sulla pagina on line del tedesco Die Zeit: due parole per sintetizzare le tre ore di colloquio tra Trump e Putin in Alaska, tra la prima e l’ultima stretta di mano sorridenti. Ed è il messaggio che di fatto riecheggia su tutte le testate europee ed occidentali, pronunciato dallo stesso Trump nella breve dichiarazione congiunta alla stampa.

“Nessun accordo e nessuna risposta dopo i brevi colloqui Trump-Putin sull’Ucraina in Alaska”, scrive il The Guardian sottolineando come, sebbene il presidente degli Stati Uniti abbia affermato di aver fatto “grandi progressi” con il leader russo, la conferenza stampa, in cui i due leader “si sono profusi in elogi reciproci”, sia stata interrotta bruscamente, senza rispondere alle domande dei giornalisti e quindi senza far trapelare nulla del contenuto del colloquio.

Lo spagnolo El Pais titola: “Trump pone fine all’isolamento di Putin senza raggiungere un cessate il fuoco in Ucraina”, perché Putin è rimasto fermo sulle sue richieste “nonostante l’accoglienza entusiastica dell’americano in Alaska, che ha definito il vertice estremamente produttivo”. Ironico il titolo dell’ungherese Magyar Hirlap: “Alaska: nessuna svolta (ancora), nessun cessate il fuoco. Vladimir Putin e Donald Trump, di ottimo umore, in disaccordo sul fatto se siano d’accordo su tutto”.

Interessante il bilancio sulla stampa russa. Sulla Komsomolskaya Pravda il titolo è “Il segreto dei due presidenti” e un lungo articolo analizza le frasi pronunciate dai due leader di fronte alla stampa. Bilancio: “Il vertice in Alaska è una grande vittoria per la Russia, che lotta per la pace. E per Trump, che sogna il Premio Nobel. E per gli Stati Uniti, che si stanno allontanando dal ruolo di parte in causa nel conflitto e si stanno battendo per quello di pacificatore”. Il punto di fondo, secondo la testata russa, è che “in Alaska, Trump ha capito perfettamente che la Russia non è il principale ostacolo alla pace. Non per niente Vladimir Putin ha osservato: la pace può essere raggiunta solo se l’Europa ‘non crea ostacoli’. E il presidente degli Stati Uniti non ha obiettato”.

Il Rossiskaja Gazeta racconta invece dell’“incontro a tutto campo per la prima volta dopo sette anni” e di un vertice in cui i presidenti “hanno discusso questioni chiave: la fine del conflitto in Ucraina, le prospettive per il controllo degli armamenti nucleari e il ripristino dei contatti bilaterali in ambito economico e di sicurezza”.

Critici i giudizi che si colgono aprendo le pagine delle testate oltre oceano: “Trump ha srotolato il tappetto rosso per Putin, ma ha ricevuto poco in cambio” il titolo sul Wall Street Journal, mentre sul New York Times “Trump e Putin hanno esibito amicizia, ma concluso senza un accordo sull’Ucraina”. L’incontro ha “effettivamente posto fine all’isolamento diplomatico di Putin, ma Putin non ha accettato di fermare la guerra”, il commento della testata newyorkese.

Solo su Fox news, che ha intervistato Trump subito dopo il summit, il titolo è incoraggiante: “Peace in progress”. Ma se si apre il norvegese Aftenposten, la breaking news, che sovrasta questa mattina il resoconto del vertice è: “La Russia ha bombardato le città ucraine mentre Putin incontrava Trump ieri sera: la pressione sulla Russia deve essere mantenuta”.