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India, l’Alta Corte del Kerala dice sì, Natale in Italia per i due marò

Natale a casa per i due marò agli arresti in India. Il Sir ha sentito le famiglie di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone.

“Siamo felicissimi. Questo sarà per tutti noi un Natale indimenticabile!”. Le famiglie di Massimiliano Latorre e di Salvatore Girone commentano così al Sir la sentenza dell’Alta Corte del Kerala, che ha disposto una licenza di due settimane per i due marò pugliesi che potranno così tornare a casa per trascorrere le festività natalizie. “Massimiliano mi ha mandato un sms con su scritto ‘casa sì’ – racconta Franca Latorre, sorella di Massimiliano – così ho avvertito mia madre che aspettava con ansia la notizia. Improvvisamente è caduta la linea telefonica e quando l’ho ripresa ho saputo che nel frattempo mio fratello aveva parlato con mia madre. Ci hanno chiamato tutti, anche il ministro De Paola, per felicitarsi con noi. In questa attesa non siamo stati soli, con noi c’era e c’è tutta l’Italia, una vicinanza che sentiamo forte. Nutrivo – aggiunge la signora Franca – l’intima certezza che le autorità indiane non avrebbero deluso i nostri ragazzi che, mi piace dirlo, per stessa ammissione della polizia indiana, hanno sempre avuto un comportamenti irreprensibile, corretto. Questo comportamento, non estemporaneo ma radicato in Massimiliano e Salvatore, ha pagato favorendo questa decisione”.

“È stato Salvatore a darmi la notizia anche se non c’è stato tempo per dire altro – dichiara al Sir Giovanna Ardito, moglie di Salvatore Girone -; è bellissimo pensare che a Natale potremo riunirci e che il papà potrà riabbracciare i suoi figli. Non potevamo sperare in un Natale migliore. Da parte mia ho cercato di non avere pensieri in questi giorni di attesa, non ero né pessimista né ottimista, vivevo giorno per giorno, ma ora l’attesa è stata ripagata. I bambini sono felicissimi e il ritorno di loro papà è il dono più bello che potessero ricevere”. Nelle due famiglie, intanto, fervono i preparativi per accogliere i marò, non si sa ancora quando i due militari rientreranno in Italia. La sorella di Latorre non ha dubbi: “Per Salvatore sono pronte orecchiette alle cime di rapa e baccalà, piatti della nostra tradizione. Spero solo che non mi chieda cibo piccante – dice ridendo – ma non importa, l’importante è stare tutti insieme per goderci questi momenti di festa”.