Toscana

INDONESIA, E’ TOSCANA LA SCUOLA CHE RESISTE AI TERREMOTI

Ha già resistito a 3 scosse di terremoto tra il sesto e il settimo grado della scala Richter la scuola elementare costruita dalla Regione Toscana nell’isola di Nias, nella provincia del Nord Sumatra, in Indonesia e che verrà inaugurata a metà febbraio. E’ una delle operazioni di cooperazione internazionale realizzate in seguito allo tsunami che ha colpito l’Asia il 26 dicembre 2004. «In trenta mesi – spiega l’assessore regionale alla difesa del suolo, Marco Betti – siamo riusciti a costruire un vero e proprio complesso composto da tre edifici, cioè la scuola vera e propria, con sei aule e tre laboratori didattici capaci di accogliere fino a 250 studenti e 26 insegnanti, quello che funge da centro medico e quello che funziona da foresteria per gli insegnanti. Uno è stato completamente realizzato con materiali riciclati e tutti hanno già resistito egregiamente alle prime fortissime scosse. Insomma è un bell’esempio di cooperazione efficace e anche un’ottima palestra per la nostra Protezione civile che ha avuto modo di esportare in Indonesia l’esperienza maturata in Toscana». Inoltre, il complesso è concepito come un esempio per diffondere in tutta l’isola le tecniche antisismiche e l’utilizzo di materiali sostenibili alla portata di tutti, tanto che ora l’esperienza toscana è seguita anche dalle agenzie dell’Onu e della Banca Mondiale.Gli edifici occupano una superficie totale di circa 1.000 metri quadrati e l’intervento è costato 825.000 euro, al 90% finanziati dall’Unione europea. La Regione Toscana ha gestito l’intero finanziamento ed è intervenuta con un primo stanziamento di 58.000 euro al quale ne ha recentemente aggiunti 20.000 per dotare la scuola di n uovi arredi.«Ringrazio la Regione e tutti gli amici italiani – ha detto in conferenza stampa Nurlisa Ginting, l’indonesiana portavoce della delegazione e vicepresidente della sezione per l’Asia della rete internazionale delle Regioni per lo sviluppo sostenibile – per l’ottimo lavoro che hanno svolto a Nias e mi auguro che questo sia l’inizio di ulteriori esperienze comuni tra le nostre regioni. Siamo interessati all’utilizzo di energie rinnovabili ed in particolare alla geotermia, ma anche al vostro sistema di protezione civile e alla gestione di parchi e aree protette. Mi auguro sia possibile realizzare altri utili progetti congiunti».L’opera che sta per essere inaugurata prevede durante l’intera giornata l’utilizzo degli edifici come centro multifunzionale. Infatti oltre alle funzioni scolastiche, serviranno anche per la formazione professionale degli operatori (sono circa 400 quelli che hanno già iniziato i corsi) e da presidio di primo soccorso in caso di disastro naturale.L’isola di Nias (oltre 4.700 km2 e 640.000 abitanti) è infatti particolarmente soggetta a terremoti (quello del marzo 2005 ha causato oltre 800 morti e 70.000 senza tetto) che mediamente raggiungono il sesto grado della scala Richter. Non ha industrie, sia l’agricoltura che la pesca sono poco sviluppate e il turismo è ad uno stato embrionale. Sull’isola si trovano resti preistorici che appartengono alla più antica cultura megalitica dell’area. I surfisti chiamano l’isola “Paradiso sulla terra” non solo per la bellissima spiaggia di sabbia bianca, ma perché ci sono onde di 3-4 metri e quella di Sorake beach è inserita tra le dieci migliori del mondo. La delegazione indonesiana, composta da Nurlisa Ginting, da Syamsul Arifin, ministro dell’ambiente della Provincia di Nord Sumatra e da Joko Soesilo, il giornalista che segue le attività di comunicazione del governatore della provincia, è stata ricevuta dal presidente Claudio Martini e ha un ricco programma di visite ed incontri prima di ripartire alla volta del nord Sumatra in vista dell’inaugurazione del complesso polifunzionale. (cs-Tiziano Carradori)