Toscana

INDUSTRIA: MATEC; 10.000 FIRME A CIAMPI PER SALVARE AZIENDA

Oltre dicimila firme a sostegno della petizione contro la chiusura della Matec di Scandicci saranno inviate al Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi. La petizione e le firme verranno consegnate domani mattina al Prefetto di Firenze perché le trasmetta al Capo dello Stato. Lo hanno annunciato i sindacati che hanno promosso la raccolta di firme e che stamani a Firenze, in una conferenza stampa, hanno fatto il punto sulla vertenza che vede a rischio complessivamente circa 500 posti di lavoro. La proprietà dell’azienda, il gruppo bresciano Lonati, ha infatti annunciato la chiusura dell’azienda di Scandicci (che produce macchine per calzetteria) a partire dal prossimo gennaio e il trasferimento della produzione a Brescia, con la conseguente perdita del posto di lavoro per tutti i 300 dipendenti diretti della Matec e con ricadute pesantissime anche sull’indotto, che occupa circa 200 persone.

All’incontro erano presenti i delegati delle RSU aziendali, il segretario generale della Cisl di Firenze, Adriano Fratini, Andrea Montagni, della segreteria Cgil provinciale, Fabio Franchi e Renato Santini della Fim-Cisl di Firenze e Cesare De Sanctis della Fiom-Cgil provinciale. I sindacati – spiega una nota – si sono detti soddisfatti per il grande consenso riscontrato attorno alla petizione, che ha ottenuto oltre 10.000 firme in poche settimane. A sottoscriverla tanti abitanti della zona di Scandicci e di Firenze, ma anche rappresentanti delle istituzioni e della politica locale, di entrambi gli schieramenti, e politici nazionali.

“Stiamo lottando – hanno detto i rappresentanti sindacali- per far sopravvivere un’azienda che non è né decotta, né in fallimento. Siamo di fronte ad un imprenditore che non si è dimostrato amico del territorio e che vuole chiudere in virtù di una scelta di tipo prettamente immobiliare, che vuole eliminare un polo produttivo per costruire una rendita.” Per il momento, hanno spiegato i sindacati, dall’ azienda non è venuto alcun segnale di apertura. Molte speranze sono riposte nell’incontro che è stato fissato a Roma, il 21 novembre prossimo, al ministero delle attività produttive, dove si incontreranno ministero, azienda e il coordinamento sindacale di tutto il gruppo Lonati. In base all’esito di quell’incontro saranno decise eventuali ulteriori iniziative di protesta che riguarderanno non solo Firenze, ma anche Brescia dove hanno sede tutte le altre aziende del gruppo Lonati, colosso mondiale del meccanotessile. (ANSA).