Toscana

IRAQ, GIORNATA DI SANGUE, UCCISI POLIZIOTTI IRACHENI E SOLDATI USA

Almeno tredici poliziotti iracheni e altrettanti soldati statunitensi sarebbero morti oggi in Iraq in seguito a scontri con miliziani. Il bilancio più pesante è quello di Mouradiya, nel nord del paese, dove fonti mediche parlano di almeno sei agenti uccisi e nove feriti in seguito a scontri con gruppi armati locali. Secondo una prima ricostruzione, i poliziotti iracheni erano impegnati in un blitz ma sarebbero rimasti vittime di un’imboscata. Altri due agenti hanno perso inoltre la vita (e almeno 4 sono rimasti feriti) in seguito a combattimenti nella provincia occidentale di Al Anbar, nei quali erano coinvolti anche soldati statunitensi, che hanno riportato due caduti.

Più di 4.000 poliziotti hanno perso la vita in Iraq dall’inizio dell’occupazione internazionale, nella primavera del 2003; solo domenica scorsa 17 reclute sono state massacrate da un kamikaze che si è fatto esplodere nella regione di Baaquba. Sempre oggi, almeno altri undici corpi sono stati ritrovati in diverse località del paese, mentre è rimasto gravemente ferito in un attentato a Bassora, nel sud, un membro del Consiglio supremo della rivoluzione islamica in Iraq, il più importante raggruppamento sciita del paese.

È salito inoltre a 99 il numero di militari statunitensi uccisi nel solo mese di ottobre dalla guerriglia, che oggi ha provocato la morte di altri otto marines impiegati in diverse operazioni di rastrellamento; secondo fonti del Pentagono, da marzo 2003 in Iraq sono caduti almeno 2.805 soldati su un totale di 144.000.Misna