Toscana

IRAQ, RIPRENDE PROCESSO A SADDAM PER GENOCIDIO, REVOCATO COPRIFUOCO

A due giorni dalla condanna all’impiccagione per crimini contro l’umanità commessi nella strage di 148 sciiti a Dujail, l’ex-dittatore Saddam Hussein è tornato in aula per il secondo processo per genocidio iniziato il 21 agosto scorso e giunto oggi alla 21ª udienza. Insieme ad altri sei ex-comandanti dell’esercito, l’ex-raìs è incriminato per lo sterminio di decine di migliaia di curdi iracheni nell’operazione militare ‘Anfal’ lanciata nel 1998 con l’utilizzo di armi chimiche. Sorridente e in abito scuro, Saddam ha preso posto di fronte al collegio giudicante, mentre i legali della difesa proseguono il boicottaggio del processo per protestare contro la nomina – secondo loro parziale – del giudice Mohammed al-Oreibi al-Khalifa. La difesa è stata affidata ad avvocati d’ufficio ricusati però dai sette imputati.

Il procedimento si svolge in contemporanea all’appello contro il verdetto emesso domenica scorsa dopo oltre un anno di processo. Secondo Haider al-Abadi, consigliere del primo ministro iracheno Nouri al-Maliki citato dal quotidiano britannico The Times, la Corte d’appello – pur non avendo scadenze temporali – potrebbe concludere la revisione del processo entro un mese. Nel caso in cui confermasse la condanna a morte, l’esecuzione verrebbe eseguita entro 30 giorni.

Intanto nella capitale, nell’aeroporto di Baghdad e nelle province di Diyala e Salaheddin – dove sorge la città natale di Saddam, Tikrit – è stato revocato il coprifuoco imposto domenica scorsa per timore di nuove violenze per il verdetto di condanna. Secondo il ministero degli Interni, nella capitale sono stati rinvenuti 10 corpi con segni d’arma da fuoco e di tortura durante le ultime 24 ore, mentre quattro dipendenti del Centro della difesa civile sono stati rapiti – e due rilasciati – in un sobborgo sud-orientale di Baghdad. A Falluja, invece, tre civili – tra cui uno studente – sono stati uccisi e otto feriti – tra i quali tre studenti – da una bomba che aveva probabilmente come obiettivo una pattuglia dell’esercito statunitense.Misna