Toscana

IRAQ, TORNA CALMA A DIWANIYA DOPO GLI SCONTRI CHE HANNO CAUSATO OLTRE 80 VITTIME

All’indomani degli scontri che hanno provocato oltre 80 morti, è tornata la calma a Diwaniya – 180 chilometri a sud della capitale – grazie alla tregua siglata tra le autorità irachene e i militanti del sedicente ‘Esercito al-Mahdi’, la milizia dell’imam sciita Moqtada al-Sadr. Le violenze erano iniziate in seguito all’arresto di un capo locale della milizia: i seguaci di al-Sadr avevano assaltato alcuni commissari della città e, nonostante il successivo intervento dell’esercito a rinforzo della polizia, avevano preso il controllo di una parte del centro. Secondo un portavoce del ministero della Difesa, tra le vittime vi sarebbero tra i 20 e i 25 soldati (altri 5 risultano dispersi), almeno 50 guerriglieri e nove civili, tra cui una ragazza di 12 anni.

Non è ancora chiaro invece cosa abbia provocato l’esplosione avvenuta ieri nella stessa area in cui avrebbero perso la vita civili iracheni mentre cercavano di prelevare petrolio fuoriuscito da un oleodotto in disuso. I bilanci delle vittime sono tuttora contrastanti: secondo un responsabile locale del ministero della sanità le vittime sarebbero almeno 36, oltre 50 invece secondo la polizia locale. La polizia irachena ha trovato oggi nel cortile di una scuola nella zona occidentale della capitale i cadaveri di 11 uomini, con mani legate e occhi bendati. Nonostante l’ingente dispiegamento di militari statunitensi e iracheni, la sicurezza a Baghdad è così precaria che 100 soldati iracheni si sono rifiutati di recarvisi. Il comando statunitense della forza multinazionale ha inoltre riferito la morte di due soldati: uno in seguito alle ferite riportate domenica in un combattimento nella provincia occidentale di Al-Anbar in cui avevano perso la vita altri otto soldati, l’altro per le lesioni subite in un incidente. Misna