Papa Francesco

Israele: papa Francesco, grazie a Dio per la tregua

"Oggi ringraziamo Dio perché tra Israele e Palestina c’è finalmente una tregua e alcuni ostaggi sono stati liberati". Queste le parole di papa Francesco all'Angelus

Oggi ringraziamo Dio perché tra Israele e Palestina c’è finalmente una tregua e alcuni ostaggi sono stati liberati. Preghiamo che lo siano al più presto tutti – pensiamo alle loro famiglie! –, che entrino a Gaza più aiuti umanitari e che si insista nel dialogo: è l’unica via, l’unica via per avere pace. Chi non vuole dialogare non vuole la pace.

Queste la parole di papa Francesco all’Angelus di oggi recitato dalla cappella di Casa Santa Marta. Il Papa ha rivolto lo sguardo anche all’Ucraina che ieri “ha commemorato l’Holodomor, il genocidio perpetrato dal regime sovietico che, 90 anni fa, causò la morte per fame di milioni di persone. Quella lacerante ferita, anziché rimarginarsi, è resa ancora più dolorosa dalle atrocità della guerra che continua a far soffrire quel caro popolo”.

Tra le preoccupazioni del Papa anche il cambiamento climatico che “mette a rischio la vita sulla Terra, specialmente le future generazioni”. A leggere le parole del Papa è stato il capo ufficio della Segreteria di Stato monsignor Paolo Braida, a causa dello stato influenzale che affatica il Papa. “Perciò, nel prossimo fine settimana, mi recherò negli Emirati Arabi Uniti per intervenire sabato alla COP28 di Dubai. Ringrazio tutti coloro che accompagneranno questo viaggio con la preghiera e con l’impegno di prendere a cuore la salvaguardia della casa comune”.