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KENIA, SI APRE A NAIROBI CONFERENZA SU CAMBIAMENTI CLIMATICI E GAS SERRA

“I cambiamenti climatici stanno rapidamente emergendo come una delle più serie minacce con la quale l’umanità si sia mai confrontata” ha detto il vice-presidente del Kenya Moody Awori, aprendo questa mattina a Nairobi la 12° Conferenza mondiale sulla Convenzione quadro sui cambiamenti climatici, adottata dall’Onu nel 1992 e sottoscritta da 189 dei 192 stati membri, e la 2° Riunione delle parti sul Protocollo di Kyoto (Mop2) ratificato nel 1997 ed entrato in vigore lo scorso anno. “Le economie africane sono le più colpite. Più del 70% della nostra popolazione vive nelle campagne” ha aggiunto Awori dinanzi ai 6000 delegati presenti alla conferenza che per la prima volta si svolge in un paese dell’Africa subsahariana.

I partecipanti all’incontro (che si concluderà il 17 novembre) sono chiamati a trovare i sistemi (programmi specifici e finanziamenti ad hoc) migliori con cui aiutare i paesi meno avanzati del pianeta a fronteggiare i futuri cambiamenti climatici. Mentre sul fronte della riduzione dell’emissione di gas serra, si discuterà un nuovo piano per la riduzione dei gas che sostituisca il Protocollo di Kyoto in scadenza nel 2012 e si cercherà di fare nuove pressioni nei confronti dei paesi che non lo hanno ancora ratificato e che risultano anche essere i principali emettitori di gas serra del pianeta: dagli Stati Uniti all’Australia, passando per i paesi emergenti come Cina, India e Brasile.

Appena una settimana fa, l’organizzazione meteorologica mondiale (Omm/Wmo) e l’economista britannico Nicholas Stern, ex-capo della Banca mondiale, hanno pubblicato due rapporti allarmanti: secondo il primo la concentrazione di diossido di carbonio (Co2) nell’atmosfera terrestre ha raggiunto l’anno scorso un nuovo record, mentre il secondo studio ha calcolato che il riscaldamento climatico potrebbe costare all’economia mondiale 5,5 milioni di miliardi di euro se i governi non adotteranno misure radicali entro i prossimi dieci anni. Misna/div