Toscana

La Regione a dicembre pensiona 261 dipendenti. Previsto risparmio di 14 milioni l’anno

“Nel senso – precisa l’assessore al bilancio e al personale, Vittorio Bugli – che nessuno sarà licenziato, nessuno finirà in mobilità o perderà il posto di lavoro”. Andranno tutti in pensione, tra il 2015 e il 2016, applicando laddove necessario e come previsto dalla legge nazionale le regole precedenti alla riforma Fornero del 2011. “Sono 261 posti di lavoro in meno (tra giunta, Artea e Consiglio regionale) che non saranno rioccupati – aggiunge l’assessore – e che si tradurrà, a regime, in un risparmio atteso di almeno 14 milioni l’anno”. Compresa la rimodulazione dei fondi per la produttività che dovrà essere discussa al tavolo sindacale.

Un dipendente in meno su 10 nel comparto, 1 su 4 tra i dirigentiCon questa operazione la Regione razionalizza e asciuga la propria struttura, dopo aver già tagliato i costi della politica per la prossima legislatura: via i vitalizi, quaranta consiglieri regionali al posto di cinquantacinque, otto assessori al posto di dieci. E poi ancora un solo direttore generale anziché otto.

Ci sarà un dipendente in meno su dieci nel comparto e un dirigente in meno su quattro. Un dimagrimento che va di pari passo alla riorganizzazione della macchina nel suo complesso, con 88 settori e strutture (e dunque dirigenti) al posto di 118 – compresa Artea, l’ente pagatore della Regione – e 12 strutture al posto di 17 per il Consiglio regionale.

Nel dettaglio saranno 199 i dipendenti e 31 i dirigenti degli uffici della giunta regionale che saranno ‘esuberati’ e andranno dunque in pensione tra il 2015 e il 2016, 2 (di cui un dirigente) ad Artea, 29 dipendenti del comparto e 4 dirigenti per il consiglio regionale. Analogo provvedimento interesserà successivamente anche le Asl.

“Non diminuiranno comunque i servizi – sottolinea l’assessore al personale – La sfida è infatti quello di rendere la macchina più fluida e offrire risposte migliori e più veloci a cittadini ed aziende, utilizzando magari di più le nuove tecnologie”.

Nuove piante organiche Parallelamente la Regione riallineato le piante organiche di tutti i settori, ovvero le tabelle che indicano i dipendenti necessari (ma non per forza tutti assunti), rispetto alla fotografia del personale realmente in servizio. Sono stati così ‘cancellati’ 210 posti (tra cui 53 dirigenti). Il Consiglio regionale aveva fatto lo stesso tagliando 23 posizioni (di cui 3 dirigenti). Si tratta comunque di caselle vuote, in qualche caso non occupate da diversi anni. Caselle che, assieme ai 261 ‘esuberi’ con pensionamento che si aggiungono adesso, per due anni almeno non potranno essere rioccupate: di certo non con assunzioni a tempo indeterminato.