Cultura & Società
La scomparsa di Luciano Modica. Fu rettore dell’università di Pisa, senatore dei Ds e sottosegretario

Ex rettore dell’università di Pisa, ex senatore dei Ds e sottosegretario all’Università nel secondo governo Prodi, Modica era nato a Catania nel 1950.
“Oggi se ne è andato un maestro. Luciano Modica, per me, è stato prima di tutto un punto di riferimento e un uomo che mi ha insegnato tanto”. È quanto dichiara il presidente del Consiglio regionale. Antonio Mazzeo, appresa la notizia della scomparsa improvvisa dell’ex Rettore dell’Università di Pisa.
“La sua biografia, ragazzo del Sud che viene a studiare a Pisa dove costruisce la sua famiglia, la sua carriera professionale e quella politica, me lo ha fatto sentire fin dal primo momento una persona vicina. È stato Rettore dell’Università di Pisa negli anni della mia formazione universitaria. Anni in cui da rappresentante degli studenti ho iniziato ad apprezzarne le capacità e a costruire un rapporto personale con lui anche attraverso un confronto a volte pure aspro, ma sempre diretto e trasparente”.
“Nel mio impegno politico – continua Mazzeo – l’ho incrociato fin dalla nascita del Partito Democratico e poi in fasi congressuali in cui abbiamo condiviso idee e impegni, cementando un legame di stima e di amicizia. Del resto una qualità di Luciano era proprio la sua attenzione nei confronti dei giovani su cui ha sempre investito tanto. E anche per me è stato così”.
“È stato – ricorda ancora il presidente – un rigoroso uomo di scienza, profondamente convinto dell’approccio razionale ai problemi. In lui le ragioni hanno sempre prevalso sui tornaconti. Le sue battaglie le ha sempre fatte a viso aperto, spesso pagando di persona, con coerenza e determinazione. Molte volte ci siamo trovati dalla stessa parte; altre invece abbiamo avuto posizioni diverse ma sempre nel rispetto e nella stima reciproca”.
“È stato uomo di governo, sottosegretario all’Università nel secondo governo Prodi. Un’esperienza di cui ho apprezzato la capacità di tenere insieme competenza, serietà e passione. Una lezione che ho cercato di fare mia. Ha dedicato una parte dei suoi impegni anche alla Toscana, da presidente dell’accademia delle Belle Arti di Firenze”.
“Oggi l’Italia e la Toscana perdono un grande uomo. Che molto ha dato, certamente più di quanto ha ricevuto. Alla moglie Maria Rosaria e ai figli Carlo e Elena mando un abbraccio affettuoso a nome mio personale e dell’intero Consiglio regionale” conclude.
“Ho appreso con enorme dispiacere la notizia della prematura scomparsa di Luciano Modica. Lo ricordo -afferma l’assessora all’università e alla ricerca della Regione Toscana Alessandra Nardini – come rettore illuminato e persona di grande umanità. Modica è stato un intellettuale che ha sempre concepito il suo impegno accademico rifuggendo da tentazioni elitarie. Uno spirito che ha contraddistinto anche il suo ruolo politico che ha sempre interpretato in maniera profondamente democratica. Pisa, la Toscana, il nostro Paese, il mondo della scienza e della cultura perdono una personalità preziosa”.
Nel porgere le più sentite condoglianze ai familiari l’Associazione nazionale docenti universitari (Andu) afferma in un comunicato di aver “sempre apprezzato la grande conoscenza dell’Università e il suo grande, costante e appassionato impegno per questa Istituzione”.
Con Modica l’Andu ha sempre avuto un’interlocuzione costante nel corso delle cariche da lui ricoperte a livello accademico (Rettore di Pisa e Presidente della CRUI), a livello istituzionale (Senatore e Sottosegretario) e come responsabile nazionale del PD per l’Università.
L’Andu, si legge ancora nel comunicato, “si è sempre confrontata con lui avendo sostanzialmente in comune l’analisi dei problemi universitari. Comune è stata anche la disponibilità a confrontare le nostre diverse opinioni sulle possibili soluzioni a questi problemi. Questa diversità non ha mai impedito a Modica di coinvolgere l’Andu in varie iniziative di dibattito pubblico e in diversi altri incontri”.
Luciano Modica mancherà all’Università e, in particolare, all’Andu “che perde con lui un interlocutore qualificato, intelligente e disponibile”.