Toscana

Lavoro: Confcooperative, sempre meno cooperative in Toscana -3,4% in un anno

Nella regione infatti, rispetto ad un dato nazionale che vede un incremento dell’1,5% nel 2015 rispetto al 2014, si registra un dato fra i più negativi dell’intero Paese con un -3,4% con un decremento che arriva fino al 5,6% se lo si confronta con quello del 2008.

Il saldo delle cooperative attive si attesta nel 2015 a 3.835 coop, minimo storico dal 2008, con dati particolarmente negativi, dal 2012 a oggi, nelle province di Prato (-15,4%) e Livorno (-10,1%). Al dato negativo delle 226 cooperative cessate si aggiunge una flessione del 22,3% delle nuove iscritte (che raggiunge picchi del – 49% nei territori di Lucca e Prato). E a diminuire sono proprio le nascite di cooperative femminili e giovanili. L’incidenza delle coop femminili sale al 20,8%, ma solo per effetto statistico sullo stock di cooperative attive, mentre diminuisce non solo in termini assoluti ma anche in termini statistici l’incidenza nel quadriennio delle coop di giovani (dal 7, 8 al 6,9%). Aumenta invece l’incidenza delle coop di stranieri (dal 5,9% al 6,3% – a Firenze dal 7,9 a 9,1%). Nei diversi territori nell’ultimo anno, solo tra Lucca e Massa Carrara si è avuto un lieve incremento del numero di cooperative, tutte le altre provincie si attestano su dati più o meno recessivi (dal -0,7 di Grosseto, al -2,6% di Arezzo, -2,8 Livorno, -4.9 Siena, al -5,3 di Pistoia, al -7% di Prato) e anche l’area fiorentina dove si concentra più di 1/3 della cooperazione della regione vede una flessione dell’1,6%.

Solo alcuni settori hanno viaggiato col segno ‘+’: Istruzione, sanità (+1,75%) agricoltura (+0,7%) alberghi e ristoranti e trasporto merci (+4,6%). Accanto all’ormai noto crollo del settore delle costruzioni e dell’abitazione, anche il settore dei servizi alle imprese, delle pulizie e del movimento merci vedono processi recessivi.

Nonostante questo il contributo della cooperazione per l’economia toscana resta importante con un Pil pari al 6% del Pil regionale (quasi l’11% se si considera il contributo al Pil dei redditi distribuiti dalle cooperative ai soci e ai dipendenti), 90 mila occupati (di cui il 58% donne), un capitale sociale pari a 600 milioni di euro, un patrimonio aggregato delle cooperative non bancarie di 5 MLD di euro e un valore della produzione cresciuto da 11,2 a 12,2 MLD.