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LEGGE 40: SCIENZA E VITA FIRENZE, «ENNESIMO TENTATIVO DI SMONTARLA»

“L’ennesimo tentativo di smontare la legge 40 da parte di una magistratura ideologizzata che si presta a dare voce alle istanze radicali, non può non suscitare la più ferma protesta”. E’ quanto si legge in un comunicato della sezione di Firenze – città il cui tribunale ha sollevato, nei giorni scorsi, il dubbio di costituzionalità sulla norma relativa all’accesso alla fecondazione eterologa, chiamando in causa così la Consulta – di “Scienza & Vita”, in cui si ricorda che la legge 40 è stata “votata dal Parlamento e confermata da un Referendum popolare e , che contro il ‘far west procreativo’, ha posto punti fermi affermando che il concepito è persona, stabilendo obblighi di rispetto dell’embrione che è vita e fissando il divieto della fecondazione eterologa che separa i genitori biologici e quelli legali”. Il divieto della fecondazione eterologa, spiega il presidente, Marcello Masotti, “è stabilito per l’interesse primario del bambino e della società perché i figli vogliono avere padre e madre ed è nell’interesse dei figli la certezza della paternità e avere la paternità all’interno della coppia e non fuori di essa”. Di fronte a “concezioni totalmente individualistiche per le quali ogni desiderio diventa diritto”, per Scienza & Vita di Firenze bisogna “riproporre una visione di bene comune non in nome della religione ma in nome della ragione e di interessi fondamentali della società”.