Non abbandonare l’Africa, perché mantenere una parte di umanità in uno stato di impoverimento, dipendenza e disperazione, significa generare sentimenti di frustrazione che mettono in pericolo la solidarietà, la giustizia e la pace. Lo scrivono i vescovi africani ed europei in una lettera inviata al presidente francese Nicolas Sarkozy, che ha assunto nell’ultimo summit in Corea la presidenza del G20. I vescovi erano riuniti (fino a ieri) ad Abidjan, in Costa d’Avorio, per un seminario promosso dal Secam (il Simposio delle Conferenze Episcopali d’Africa e Madagascar) e dal Ccee (il Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa). Nella lettera, i presuli invitano i leader mondiali ad avere il coraggio di assumersi la responsabilità per costruire un autentico sviluppo dell’uomo in tutta la terra e di non limitarsi di salvare le valute e le risorse finanziarie dei loro Paesi ma di prendere impegni precisi per sostenere gli uomini e i popoli che non hanno accesso alle economie ad alta crescita. Molti paesi in Asia e in America hanno avuto di recente sviluppi eccezionali. Secondo i presuli, questa possibilità può essere data ad altri paesi che altrimenti sarebbero abbandonati ad una concorrenza incontrollata, fonte di disoccupazione, corruzione e traffici degradanti, soprattutto in Africa.Sir