Toscana

Livorno, Darsena Europa: si prepara l’appuntamento di Bruxelles

“E’ necessario arrivare all’appuntamento di Bruxelles preparati al meglio, con tutta la documentazione necessaria sul tipo di struttura che intendiamo realizzare, anche per quanto riguarda le connessioni ferroviarie alla rete di Rfi e al retroporto”, ha sottolineato Rossi, a cui il commissario ha manifestato la sua soddisfazione per i dati sull’andamento del porto di Livorno nel primo semestre 2015, a confronto con i dati del semestre 2014.

Il totale della movimentazione del porto ha infatti registrato un incremento del 16%, passando da 13.658.151 a 15.841.531 tonnellate. Particolarmente significativo il segno più dei container, con un aumento del 36,9%, e delle auto nuove arrivate in porto, con un aumento del 25,7% (da 189.411 unità a 238.040). Significativo anche l’incremento dei prodotti forestali, legato in parte alle cartiere della Lucchesia, con un più 21% (da 694.464 a 840.192 tonnellate).

Lieve flessione (-1,1%, ma non per i passeggeri il cui dato è stabile) per le crociere. “Un dato quest’ultimo che con la privatizzazione in corso potrà essere certamente migliorato, rafforzando il ruolo che compete al porto di Livorno di porta per il turismo in Toscana”, sottolinea il presidente.

“Questo andamento positivo – ricorda ancora Rossi – è sicuramente riconducibile alle politche di governo del porto, al miglioramento dei servizi e alla credibilità che il porto di Livorno sta acquisendo sia per gli investimenti in corso, quali il dragaggio e le ferrovie, che per la prospettiva certa dei futuri investimenti. La Regione Toscana, che per questi investimenti ha svolto un ruolo da protagonista pur non avendo obblighi e competenze particolari – e che è l’unica regione ad aver fatto scelte di questo tipo – conferma la propria volontà di proseguire in questa politica di sostegno allo svilu ppo del porto e della città di Livorno, così come dell’intera costa toscana”.

“Ancora non siamo soddisfatti – questa è la conclusione del presidente – sappiamo che si deve lavorare ancora molto e che i problemi del lavoro, che sono quelli che prima di tutto ci stanno a cuore, sono ancora gravi e lontani dall’essere risolti. Però siamo anche convinti di aver imboccato la strada giusta”.