Associazioni e movimenti

L’Unitalsi a Lourdes con 150 bambini

Un treno speciale accompagnerà circa 400 soci, tra cui bambini disabili o piccoli pazienti degli ospedali pediatrici d’Italia. Il via dal 16 maggio

Lourdes, 1 ottobre 2014: pellegrinaggio malati Unitalsi alla grotta della Madonna -foto SIR/Marco Calvarese

Si svolgerà, dal 16 al 22 maggio, il pellegrinaggio nazionale Unitalsi dei piccoli a Lourdes. Un treno speciale che accompagnerà circa 400 soci, tra bambini disabili, bambini degli ospedali pediatrici d’Italia, con cui l’Unitalsi collabora da decenni nell’ambito del progetto dei Piccoli e bambini ospiti delle case-famiglia dislocate sul territorio nazionale. L’iniziativa nasce anche grazie alla collaborazione con Fondazione FS Italiane. Un viaggio che avrà come tema spirituale le parole che la Madonna ha rivolto a Santa Bernadetta: “Si venga qui in processione”. Ne parliamo con Padre Salvatore Farì, missionario vincenziano e parroco della Parrocchia San Gioacchino a Napoli, che accoglie il progetto Casa Sveva e che sarà la guida spirituale del pellegrinaggio.

Quali saranno le caratteristiche di questo pellegrinaggio?
L’Unitalsi nazionale ha organizzato il pellegrinaggio dei piccoli a Lourdes dal 16 al 22 maggio 2024. Saranno circa 150 i bambini che parteciperanno al pellegrinaggio. Ci saranno bambini diversamente abili, bambini ammalati, bambini senza genitori e anche bambini sani e, poi, alcune donne vittime di violenza; ecco perché il pellegrinaggio, che appunto è chiamato “Dei piccoli a Lourdes”, è un richiamo alla integrazione e alla inclusione. Circa 100 bambini viaggeranno gratis grazie a una donna che nel suo testamento ha espresso la volontà di finanziare i piccoli in pellegrinaggio. Oltre ai bambini ci saranno i genitori, i volontari, gli accompagnatori, i sacerdoti e gli animatori.

Una caratteristica di questo pellegrinaggio verso Lourdes, dove i protagonisti sono i piccoli, è lo straordinario compagno di viaggio, Pinocchio.

Le avventure di Pinocchio sono le avventure dell’umanità. Come Pinocchio ciascun cristiano ha la necessità di promettere di diventare un bravo ragazzo, quindi mettere da parte il burattino-creatura per accogliere il vivere pienamente da bambino-figlio di Dio. Ci sarà un regista teatrale, Francesco Martinelli, ad animare il pellegrinaggio, sia in treno sia a Lourdes. Armonizzerà, con un approccio spirituale, pedagogico, creativo e divertente, la favola di Pinocchio con il messaggio delle apparizioni della Vergine Maria a Lourdes e con la storia di Santa Bernadetta.

Come vi siete preparati a questo pellegrinaggio?
Il pellegrinaggio, per gli unitalsiani, non è un evento a cui prepararsi con cose straordinarie: è una opportunità da vivere in modo più intenso e particolare rispetto a quanto si vive ogni giorno all’insegna del servizio generoso. In questi giorni, che precedono il pellegrinaggio, fervono i preparativi e forte è il desiderio che giungano presto i giorni del pellegrinaggio da vivere con i bambini provenienti dalle case del “progetto dei piccoli” che, come ho detto, accoglie bambini in difficoltà e ospedalizzati.

Quali percorsi sviluppate durante l’anno con questi bambini?
Vicinanza, affabilità, tenerezza. Sintetizzo con queste tre parole il percorso che si vive con i bambini e con le loro famiglie. Momenti di preghiera, di condivisione della sofferenza, momenti ricreativi, uscite di svago… tutto concorre a far scorgere dalla finestra del dolore, un raggio di sole.