Vita Chiesa

L’Unitalsi toscana si prepara a tornare a Lourdes. «Ma la nostra attività non si è fermata mai»

Dopo lunghi mesi di stop, l’Unitalsi si prepara a riprendere i pellegrinaggi. Il presidente regionale Roberto Torelli annuncia le date previste dal calendario dell’associazione: «Come Unitalsi toscana, saremo a Lourdes con un pellegrinaggio in pullman dal 16 al 21 settembre, e dal 17 al 20 settembre in aereo. Ritorneremo al santuario a cui siamo particolarmente legati e proseguiremo con l’ultimo pellegrinaggio del 2021, dal 12 al 14 novembre a Loreto, altro santuario particolarmente caro all’associazione. Molti – continua Torelli – ci chiedono informazioni e notizie sui protocolli, ma bisognerà attendere ancora per i prossimi mesi. Più che restrizioni, si chiederà il rispetto delle regole, che saranno seguite in modo scrupoloso. Tante sono già le richieste giunteci e i soci potranno viaggiare senza alcun rischio. Il nostro motto è quello di “viaggiare in sicurezza” e far tutto in piena tranquillità».L’Unitalsi, attiva dal 1903, fa delle relazioni personali, del contatto diretto, uno dei suoi valori più importanti. Non si occupa solo di organizzare, accompagnare, assistere durante i pellegrinaggi le persone con disabilità, malate, anziane o bisognose di aiuto, ma è anche un’associazione di promozione sociale, nonché organizzazione di volontariato della protezione civile.Il presidente Torelli esprime anche le difficoltà vissute durante la pandemia: «Abbiamo cercato di sopperire a queste problematiche con l’utilizzo dei sistemi tecnologici di comunicazione, che ci hanno consentito di continuare ad avere rapporti e incontrarsi in iniziative di piccole e grandi dimensioni. L’associazione non si è fermata, ma ha dovuto riorganizzarsi e riadattare le proprie abitudini».Per rispondere alle esigenze poste, compatibilmente con le limitazioni dettate dal Governo, l’Unitalsi si è profusa nel tentativo di proseguire i rapporti, anche a distanza, con i soci: «Il contatto è stato telematico e telefonico, finché qualcosa è ripartito. Nel rispetto delle norme previste, molte sottosezioni hanno ripreso in tranquillità e sicurezza le proprie iniziative ormai da qualche mese – prosegue il presidente, raccontando le attività svoltesi in questo periodo – Si sono alternati incontri, momenti di preghiera e soprattutto abbiamo organizzato di recente un convegno regionale, a cui hanno partecipato quasi 300 persone. In questo mese di maggio abbiamo programmato 3 appuntamenti, per cercare di tenere vicini i nostri soci, con un taglio di tipo religioso».A partire da giovedì 13 maggio, si sono tenuti incontri di preghiera presso il Santuario di Viareggio. Lo scorso giovedì 20 maggio è stata trasmessa, in diretta e visibile sulla pagina Facebook e sul canale Youtube, una serata di preghiera animata dall’assistente regionale, mons. Italo Castellani, in collegamento dal Santuario dell’Impruneta. Giovedì 27 maggio al santuario di Valdibrana (provincia di Pistoia) il terzo appuntamento religioso. «Non avremmo mai pensato, in passato, di organizzare 3 incontri di preghiera a livello regionale, che fossero estesi a tutti i soci della Toscana. Questi strumenti non hanno confini, per cui anche da altre regioni d’Italia abbiamo collegamenti e contatti. È un modo diverso per tenere in piedi i fili della nostra rete di rapporti. In futuro valuteremo, ma è certo che alcuni aspetti di questi strumenti continueranno a essere utilizzati, perché ci consentono di ottimizzare i tempi e risparmiare le dinamiche di trasferimento».A livello locale, l’Unitalsi offre anche momenti di svago, di aggregazione, di divertimento. Sabato 22 maggio è stato organizzato un piccolo pellegrinaggio, per cui l’intera sottosezione di Sorana (Pistoia) si è ritrovata, con il suo appuntamento annuale, al Monte Argentario, per un momento di condivisione e preghiera. Oltre alle attività che le 24 sottosezioni toscane continueranno a svolgere e che, con l’allentarsi delle limitazioni, si intensificheranno, la parte più interessante è rappresentata dalla possibilità di ritornare a viaggiare.L’associazione si impegna a soddisfare l’esigenza di quanti chiedono una normalità, vissuta pienamente nei propri diritti anche da parte di persone soggette a disabilità, senza alcun ostacolo. Il messaggio che si vuole trasmettere è quello di speranza, perché grazie al buonsenso e alla collaborazione di tante persone che hanno rispettato le regole, pian piano si sta ritornando alla normalità. «Questo periodo sicuramente ci ha permesso di apprezzare tutto ciò che avevamo e di cui non sapevamo valutare l’importanza. Ma è anche un messaggio di consapevolezza – conclude il presidente Torelli – avendo sperimentato la mancata possibilità di poter vivere appieno i momenti di fraternità e condivisione, bisogna esser certi che la strada imboccata sia quella giusta e definitiva, e imparare ad apprezzare anche le piccole cose che ci sono offerte».