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MANOVRA ECONOMICA, CARD. BAGNASCO: SOSTENERE FAMIGLIE E PICCOLE IMPRESE

“Una valutazione della manovra economica mi porta a chiedermi se essa contemperi adeguatamente due aspetti: il primo è quello della reale tutela della famiglia, il secondo il sostegno alle imprese artigiane e alle piccole e medie industrie”: lo ha detto stamane in Vaticano, al termine dei lavori della 61ª assemblea generale dei vescovi, il presidente della CEI, card. Angelo Bagnasco, rispondendo ai giornalisti durante la conferenza stampa finale. Circa il primo aspetto ha affermato che “girando nelle parrocchie si avvertono le difficoltà e i lamenti che vengono dalle famiglie. E’ un affanno reale e proprio in un momento in cui la situazione economica è così seria è più necessario intervenire a sostegno delle famiglie. In questo senso, – ha aggiunto – nella prolusione ho parlato di rischio di ‘suicidio demografico’ del nostro paese. Circa le piccole imprese, – ha quindi proseguito – esse costituiscono una rete molto forte fatta di proprietari che mettono molto e, a volte, tutto quello che hanno per sostenerle e farle funzionare. Con la crisi a volte non ci riescono. Quindi sarebbe opportuno trovare forme di sostegno adeguate a questa realtà così importante per l’Italia”. “Il federalismo fiscale deve salvaguardare due beni fondamentali: il primo è l’unità del Paese come valore profondo e acquisito per tutti, sul quale non si può retrocedere per nessun motivo; il secondo valore è rappresentato dalla crescita solidale di tutte le parti del paese, in un vincolo di solidarietà”: lo ha detto stamane il presidente card. Angelo Bagnasco rispondendo alle domande dei giornalisti. “Un federalismo che non raggiungesse congiuntamente questi due obiettivi, l’unità e la crescita solidale di tutte le regioni, non avrebbe conseguito i traguardi voluti”. Alla domanda sul dibattito in corso circa la legge sulle intercettazioni, il card. Bagnasco ha affermato che “anche in questo caso vanno salvaguardati congiuntamente due valori: quello dell’informazione e quello della riservatezza personale. Si tratta di due valori compatibili che vanno rispettati”. Circa la norma che prevederebbe l’avviso da parte dello Stato italiana alla Santa Sede che si sta aprendo un procedimento nei confronti di un ecclesiastico, il presidente della CEI ha affermato che “si tratta di una forma di rispetto tra le Istituzioni e verso la Chiesa, che non va a inficiare le procedure previste dalla leggi”.Sir