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MEDIO ORIENTE, GAZA, UCCISI ALMENO 18 CIVILI; PRESIDENTE PALESTINESE CONDANNA «TERRIBILE MASSACRO»

Chiedendo l’intervento urgente del Consiglio di sicurezza dell’Onu, il presidente palestinese Mahmoud Abbas ha condannato il “terribile massacro” compiuto poche ore fa dall’esercito israeliano a Beit Hanoun, nel nord della Striscia di Gaza, dove almeno 18 persone – 20 secondo alcune fonti, in gran parte donne e bambini – sono state uccise dai carri armati dello Stato ebraico, a cui si aggiungono altre 5 o 6 vittime in Cisgiordania. “Condanniamo con fermezza questo massacro terribile e atroce compiuto contro il nostro popolo a Beit Hanoun, contro bambini, donne e anziani” ha dichiarato Abbas (Abu Mazen) in un comunicato.

Secondo la versione on-line del quotidiano israeliano Haaretz, un’analisi preliminare dimostrerebbe una distanza di circa un chilometro tra l’obiettivo dei bombardamenti israeliani e la zona – abitata da civili – dove invece i colpi di obice sono caduti provocando una strage di persone disarmate, colpite nel sonno. L’esercito israeliano – citato dalla stessa fonte – ha detto per ora di non sapere se si tratta di un poco credibile “errore tecnico” o di un altrettanto sorprendente “errore umano”; il ministro della Difesa Amir Peretz ha ordinato un’inchiesta. Khaled Radi, funzionario del ministero della Sanità, ha detto che tra le vittime vi sono 7 bambini e 4 donne, aggiungendo che almeno 40 civili sarebbero rimasti feriti e che 4 ospedali li stanno curando in diverse zone di Gaza. Il governo palestinese ha annunciato una seduta d’emergenza per discutere del “massacro”. Secondo testimoni citati dallo stesso giornale, l’“errore” israeliano avrebbe provocato il bombardamento di almeno 7 diverse abitazioni.

La strage di oggi ha coinciso con l’annunciato ritiro degli israeliani, dopo una cruenta operazioni militare che in una settimana ha provocato almeno 52 vittime nel dichiarato tentativo di fermare il lancio di razzi artigianali Qassam verso il vicino Neghev. La pioggia di fuoco dello Stato ebraico si è però rivelata inefficace: anche ieri, estremisti palestinesi hanno scagliato gli ordigni verso il territorio israeliano, a dimostrazione che la violenta incursione israeliana non ha per ora raggiunto l’obiettivo. Misna