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MEDITERRANEO LUOGO DEL DIALOGO, CONVEGNO DELL’AC A LIVORNO

Il Mediterraneo, l’affaccio della Toscana sul mondo è ancora il luogo dell’incontro di tante genti che ne solcano le acque o è tutto finito? Siamo pronti solo agli scontri di civiltà o è ancora possibile il dialogo? Se ne discuterà domenica 30 marzo alla Camera di Commercio, in una giornata di “Colloqui mediterranei” promossi dall’Azione Cattolica regionale. La relazione introduttiva sarà curata da Riccardo Petrella, autore del Manifesto dell’Acqua, personalità di spicco che da anni si batte per il riconoscimento dell’acqua come primo bene comune per tutti. Petrella stavolta parlerà dell’acqua del mare Mediterraneo e nella quale proverà a intravedere itinerari possibili di dialogo e di pace, oltre che luogo di scambi culturali e saggezza. “Pensate alla matematica moderna – spiega Lodovico Galleni, docente all’ Università di Pisa, un altro dei partecipanti al colloquio – che è nata a Pisa con Fibonacci, è vero, ma grazie all’educazione che questi ha ricevuto da maestri arabi sulla sponda africana del Mediterraneo. Uno degli esempi più belli di progresso grazie al dialogo”. Oggi, secondo l’Azione cattolica, il rischio è quello della tragica incomunicabilità, di un confronto minaccioso tra nazioni ricche di fonti energetiche e in cerca di uno sviluppo e nazioni sviluppate ma povere di energia. “La sfida – conclude l’Azione cattolica – è quella del riequilibrio, in un contesto che veda il Mediterraneo esprimere le sue potenzialità di luogo di rapporti e relazioni significative tra popoli che abbiano riconosciuti i loro diritti di cittadinanza”. Alla giornata interverranno anche Antonio Papisca, dell’università di Padova, studioso dei diritti della persona e dei popoli, e Pietro Costa, esperto di diritto internazionale dell’Università di Firenze. (ANSA).