Lucca

«Ministeri, donne e chiese»: ne parleranno a Lucca le teologhe Noceti (cattolica) e Tomassone (valdese)

Le relatrici di questo evento saranno la cattolica Serena Noceti, vicepresidente dell’Associazione Teologica italiana e docente di teologia sistematica presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Firenze, e la protestante Letizia Tomassone, pastora della chiesa valdese di Firenze e docente di Studi femministi e di genere presso la Facoltà Valdese di Teologia di Roma.

Durante questo evento sarà presentato il testo, a cura della stessa Noceti e pubblicato dalla Queriniana, «Diacone. Quale ministero per quale chiesa?», opera che costituisce un ricco e documentato dossier sullo scottante tema del diaconato femminile, con saggi della curatrice e di Gilles Routhier, Andrea Grillo, Cettina Militello, Marinella Perroni, Cristina Simonelli, Angela Berlis Pius e Ramon Tragan.

Il problema di un possibile ripristino del diaconato femminile è tornato di attualità in ambito cattolico per la decisione di papa Francesco di nominare sul tema, lo scorso 2 Agosto 2016, una commissione composta da sei teologi e da sei teologhe: questo libro vuole dare un contributo al dibattito, ponendo la domanda sulla possibilità di una re-istituzione di questa figura ministeriale nell’orizzonte della teologia del ministero ordinato proposta dai documenti del Vaticano II.

Il problema cattolico del diaconato femminile si inserisce in una questione più ampia ed ecumenica, quale quella dell’accesso delle donne ai ministeri ordinati che costituisce un tema controverso fra le Chiese cristiane, le quali hanno su questa questione posizioni contrapposte: da una parte Cattolicesimo e Ortodossia respingono fermamente l’ordinazione sacerdotale delle donne, ma hanno atteggiamenti più possibilisti o sfumati nei confronti del diaconato femminile, che alcune Chiese ortodosse hanno peraltro conservato o stanno ripristinando. Dall’altra, la stragrande maggioranza delle Chiese anglicane, luterane, battiste e riformate, a partire dagli ultimi decenni, hanno iniziato ad ordinare donne che hanno raggiunto in queste comunità ecclesiali ruoli di grande responsabilità.

Questo dissenso fra le Chiese di fronte al tema dell’ordinazione femminile costituisce un grave ostacolo al dialogo ecumenico, specialmente per quanto riguarda il reciproco riconoscimento dei ministeri: è fondamentale che tutte le Chiese si interroghino a fondo se il ruolo che attualmente esse attribuiscono alle donne nelle strutture ecclesiali sia teologicamente sostenibile, conforme alla volontà di Gesù e rispondente ai segni dei tempi.

Niccolò BonettiSegretario del Centro Culturale «Pietro Martire Vermigli»