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MISERICORDIE, TRUCCHI SCRIVE AI CONFRATELLI DOPO LE DIMISSIONI DI BRUNINI

Un ringraziamento a Gabriele Brunini per il suo impegno nelle Misericordie e un appello a tutto il movimento a ritrovare serenità ed offrire collaborazione per affrontare insieme i problemi che da tempo attanagliano il movimento. Sono i contenuti della lettera idealmente indirizzata a tutti i circa 800 mila confratelli delle Misericordie d’Italia dal vicepresidente della Confederazione Nazionale, Roberto Trucchi, che da ieri ha assunto la guida del movimento, dopo le dimissioni di Gabriele Brunini, che ha lasciato le Misericordie in vista delle elezioni amministrative per la Provincia di Lucca.Trucchi, 50 anni, sposato con due figlie, guiderà la Confederazione come facente funzioni di Presidente, fino alle nuove elezioni che si svolgeranno entro l’anno. Si è impegnato nella Misericordia di Albinia (Grosseto) fin dal 1993, diventandone vicepresidente nel 1998 e Governatore dal 2003. Dal 2003 al 2007 è stato anche coordinatore provinciale delle Misericordie grossetane. Nel 2007 è entrato a far parte del Consiglio Nazionale delle Misericordie ed ha assunto l’incarico di vicepresidente.“La notizia delle dimissioni di Gabriele Brunini, credo non abbia colto di sorpresa –scrive Trucchi-. Nessuno di noi ha il dovere di giudicare la scelta di Gabriele che è e rimane personale. Dobbiamo questo si e lo faccio a nome di tutti ringraziarlo per quanto ha dato al movimento prima come confratello, poi come consigliere Nazionale ed infine come Presidente. Il suo impegno è stato senza dubbio totale, disinteressato, responsabile in un momento di grande difficoltà per il movimento.”“Confederazione comunque va avanti –aggiunge il vicepresidente- le Misericordie continuano il loro importante e apprezzato servizio a prescindere dagli uomini e dalle loro qualità o dalle loro debolezze. Dal 20 febbraio lo statuto impone a me il dovere di guidare il movimento, nessuno però da solo può portare avanti un compito così impegnativo e gravoso seppur per qualche mese. In una famiglia o c’è coesione, unità d’intenti seppure nelle diversità, rispetto dei ruoli e dei compiti, insomma in una sola parola amore o non si va da nessuna parte anzi la famiglia si sgretola e i danni finiscono per colpire tutti. Carissimi il clima nel quale abbiamo vissuto nell’ultimo periodo è ben lontano dai principi che ho esposto, vi chiedo, quindi, non per me ma nell’interesse delle Misericordie di abbassare i toni di fare un piccolo passo indietro tutti per ripartire con un po’ più di serenità, chiedo la collaborazione di tutti, dai consiglieri nazionali, ai governatori fino ad ogni singolo confratello, per un confronto serio, un dialogo sereno, un lavoro nei mesi che rimangono alla fine della legislatura sui problemi che ci attanagliano da tempo e che ancora ci vedono impantanati. Una lunga ‘campagna elettorale’ nella divisione non giova a nessuno ed anzi acuirebbe ancora di più i problemi delle Misericordie e di questo saremo tutti chiamati a rispondere.” (cs)