Vita Chiesa
Mons. Galantino: «La Chiesa vive tra la gente»
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Galantino ha ribadito la «speranza», formulata già in mattinata, circa gli esiti di questi convegni, «affinché si possa ridurre la distanza tra la percezione del fenomeno – non del ‘emergenza’ – delle migrazioni e la realtà migratoria». Mons. Galantino ha parlato di «una giornata ricca che ha dato il quadro di cosa significa essere migrante oggi e di come l’Italia e gli italiani siano stati plasmati dalla mobilità». Per questo il segretario Cei ha insistito sul ruolo «della conoscenza» e «della ricerca».
«Da questa giornata – ha ribadito – emerge quanto sia importante dedicare tempo, risorse, creatività alla ricerca. Troppe volte ascoltiamo che l’Italia è su questo tema una Cenerentola rispetto ad altre nazioni europee e rispetto all’intero panorama internazionale. Pochi fondi ma non poche idee né tantomeno poco impegno. Lo vediamo dai tanti italiani impegnati nella ricerca fuori dei confini nazionali».
«E lo vediamo – ha proseguito mons. Nunzio Galantino – dalle ricerche che vengono portate avanti nonostante i più diversi ostacoli dalle accademie italiane e dagli altri luoghi preposti a questo compito». A suo avviso «un Paese senza ricerca, un Paese che non studia, una nazione che non si studia sono destinati a restare indietro nella ‘corsa’ alla comprensione del nostro tempo». Galantino ha poi fatto riferimento a quanto affermato in apertura del pomeriggio da mons. Guerino Di Tora, neo presidente della Migrantes, ossia «la centralità della persona nel nostro lavoro quotidiano».
«Mi rivolgo a voi studiosi, in particolare, ai tanti operatori presenti in sala, a noi cittadini comuni: mettiamo al centro l’uomo o meglio, riportiamo al centro l’uomo – ha specificato Galantino – perché solo così riusciremo a ridare la dimensione opportuna a ogni nostra azione, a ogni nostro pensiero». Un’ultima riflessione, infine, «è legata alla cultura. Da sempre la Chiesa è luogo di cultura ed è chiamata a stimolare a nuove conoscenze, chiare e corrette informazioni sui fenomeni sociali troppe volte preda di opinioni disturbate, distorte e strumentalizzate». La cultura «può dare un utile contributo sulla via del nuovo umanesimo» che la Chiesa italiana metterà «al centro del Convegno ecclesiale di Firenze del prossimo novembre».