Arte & Mostre

MOSTRE, I MACCHIAIOLI AMBASCIATORI DELLA TOSCANA E DELL’ITALIA IN GIAPPONE

In Italia è tutto pronto per la doppia trasferta in Giappone di 63 quadri dei Macchiaioli. È la mostra «I Macchiaioli, maestri italiani del realismo» che sarà allestita dal 3 ottobre al 29 novembre prossimi a Hiroshima al Fukuyama Museum of Art, per poi spostarsi a Tokyo al Metropolitan Teien Art Museum dal 16 gennaio al 14 marzo 2010. Saranno visibili al pubblico giapponese opere di altissimo livello artistico firmate da Giovanni Fattori, Telemaco Signorini, Odoardo Borrani, Silvestro Lega, Vincenzo Cabianca e Adriano Cecioni. La direzione della mostra è della Galleria d’arte moderna di Firenze che ha messo a disposizione 30 opere delle oltre 60 in partenza per il Giappone. 8 quadri arrivano dal Museo civico Giovanni Fattori di Livorno, 2 dalla Galleria nazionale d’arte moderna di Roma, 2 dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e altri 15 fanno parte di collezioni private. Tra le opere più evocative «Autoritratto» di Giovanni Fattori, «Passeggiata in giardino» di Silvestro Lega, «Contadina nel bosco» di Giovanni Fattori, «Ladruncoli di fichi» di Raffaello Sernesi, «Maremma toscana» e «La libecciata» di Giovanni Fattori. Immagini artistiche che riproducono la luce dei paesaggi marini sulla costa rocciosa, i larghi orizzonti maremmani, le strade strette e rustiche dei borghi intorno Firenze. Obiettivo della mostra veicolare l’immagine della Toscana all’estero e promuovere la conoscenza dei Macchiaioli, movimento artistico italiano dell’800 che ha rappresentato una delle più originali avanguardie nell’Europa del XIX secolo. Un percorso artistico che grazie alla sua varietà e pregiata qualità artistica propone al visitatore, anche il più distratto, una visione suggestiva ed evocativa del paesaggio toscano. I Macchiaioli tornano in Giappone dopo il grande successo della prima mostra in assoluto, allestita 30 anni fa a Tokyo nei Grandi Magazzini Isetan. Oggi il pubblico giapponese dopo quella pionieristica esperienza può entrare nelle sfumature dell’arte dei Macchiaioli grazie all’articolazione di una mostra che presenta i quadri con esemplare chiarezza, dagli esordi della «macchia», alla dispersione del movimento dopo 1870.