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Nuovi cardinali, p. Criveller (Pime): “La nomina di Stephen Chow importante perché città e diocesi di Hong Kong sono in uno dei momenti più difficili della loro storia”

“L’annuncio della nomina a cardinale di Stephen Chow, vescovo di Hong Kong, è importante perché la città e la diocesi di Hong Kong sono in uno dei momenti più difficili della loro storia. Questa nomina dice dunque che il Papa e la Santa Sede sono vicini e attenti al vescovo, alla diocesi e alla gente di Hong Kong”. Lo scrive su Asianews p. Gianni Criveller, missionario del Pime e sinologo. “Con questo gesto il Papa dice che Hong Kong occupa una posizione importante tra le sue preoccupazioni, come peraltro mostrato anche dall’importante e caloroso incontro con il card. Zen lo scorso 6 gennaio”, aggiunge il missionario del Pime.

“Francesco eleva a cardinale un vescovo cinese, l’unico che lui possa creare cardinale senza immediate complicazioni politiche. Hong Kong, con l’elevazione del vescovo Chow, diventa una città con ben tre cardinali, forse la più cardinalizia dopo Roma – sottolinea p. Criveller -. Lo scorso aprile il vescovo Chow ha compiuto, con i suoi più stretti collaboratori, un viaggio a Pechino, dove ha incontrato il vescovo Joseph Li Shan e la comunità cattolica, nel ricordo di p. Matteo Ricci, ora venerabile. È possibile che, con questa nomina, il Papa voglia anche attribuire al vescovo di Hong Kong, che si muove con molta prudenza e con parole sempre moderate in una situazione davvero difficile, un ruolo ponte tra la Chiesa universale, la Santa Sede e quella cinese”.

Del resto, “proprio un ponte – quello moderno di Tsing-Ma, che a Hong Kong collega l’isola di Tsing Yi alla terra ferma – campeggia nello stemma episcopale scelto da Chow due anni fa insieme al motto dei gesuiti ‘Ad maiorem Dei gloriam’: ‘Missione della Chiesa – scrisse il neo-cardinale Chow nella sua spiegazione – è quella di essere un ponte tra le diverse parti per aiutare a incontrarsi percorrendolo’”, conclude il missionario del Pime.