Associazioni e movimenti

«Obiettivo Francesco», animare i conventi per aiutare le missioni

L’associazione svolge le sue attività di accoglienza e volontariato all’Incontro (Bagno a Ripoli) e a Fiesole. Adozioni a distanza, abiti da sposa solidali, ospitalità per ritiri, matrimoni e comunioni


Luoghi di ritiro, silenzio e contemplazione della natura, ma legati a uno sguardo proteso verso le missioni della Bolivia, del Congo e della Terra Santa. Sono i conventi dell’Incontro a Bagno a Ripoli e di San Francesco a Fiesole, di cui l’associazione Obiettivo Francesco si prende cura da ormai più di 20 anni. «Accogliamo associazioni, gruppi parrocchiali e scout – dice Lorenzo Molesti, membro dell’associazione –. Chi arriva trova luoghi immersivi, a contatto con la natura eppure a due passi dalla città. I giovani possono vivere esperienze aggreganti e trovare spazi protetti in cui giocare, gli adulti luoghi dove passare tempi di silenzio, capaci di raccontare anche storie lunghe secoli».
All’Incontro infatti «si possono vedere le tracce del passaggio dei Longobardi e conoscere la figura del frate del 1700 Leonardo da Porto Maurizio». Santo i cui desideri, non pienamente realizzati durante la vita terrena, sembrano compiersi attraverso l’opera dell’associazione. «San Leonardo riuniva nel Convento i frati per prepararli alle missioni di evangelizzazione del popolo toscano – racconta Lorenzo Molesti –. Leonardo stesso sarebbe voluto partire per la Cina per andare incontro ai più poveri, ma gli fu risposto che la sua Cina sarebbe stata l’Italia. Oggi, nelle attività di Obiettivo Francesco, i due aspetti sono diventati complementari: con i ritiri si contribuisce a realizzare dei tempi dedicati alla spiritualità e, con le offerte ricevute, vengono sostenute le missioni». È possibile far arrivare il proprio contributo anche con donazioni libere e adozioni a distanza: «in questi casi il 100% delle somme ricevute viene inviato a chi ha bisogno – spiega Molesti –. In particolare, ci piacerebbe incoraggiare i benefattori alle adozioni, molto importanti per noi, che ci permettono di programmare gli aiuti che siamo in grado di portare». Mentre in Bolivia la missione francescana supporta strutture dove i bambini vengono seguiti dal punto di vista sanitario, dell’alimentazione e dello studio, in Congo, appoggiandosi ai progetti della diocesi africana, a sostegno dei villaggi locali vengono realizzati laboratori artigiani per carpentieri, laboratori agricoli e laboratori sartoriali per le ragazze.
Per la Terra Santa, invece, sono i progetti del Commissariato della Custodia di Terra Santa dei frati Minori a essere sostenuti. «Basta scegliere quale realtà “adottare” e con 26 euro al mese, per un totale di circa 300 euro l’anno, è possibile far arrivare il proprio sostegno concreto». «Il Convento dell’Incontro ospita poi anche ricevimenti religiosi, come matrimoni e comunioni e, tra le altre cose, è possibile scegliere le bomboniere solidali realizzate dai nostri volontari con i prodotti dei frati della Verna» racconta ancora il socio di Obiettivo Francesco. In vista dei matrimoni, poi, «portiamo avanti anche il progetto dell’abito da sposa solidale», dice. «Riceviamo abiti nuovi, donati dagli atelier, o usati, con al massimo tre anni di vita; in cambio di un’offerta le spose possono usare l’abito che desiderano e restituirlo una volta lavato. Il ricavato può essere devoluto per due progetti a favore di altre donne dei luoghi di missione: i laboratori di sartoria in Congo, o, in Bolivia, per il finanziamento delle cure per chi risulta positiva al pap test che, altrimenti, vivendo in villaggi poveri isolati nelle montagne, non potrebbe permettersi». «Così la spesa importante dell’abito delle spose italiane, non sempre considerata etica, viene ammortizzata e trasformata in un’occasione di solidarietà», spiega. Anche nel periodo di Natale nascono occasioni per farsi vicini a chi ha più bisogno: «realizziamo sia ceste regalo con prodotti alimentari dei frati della Verna sia regali con oggetti provenienti dai laboratori della farmacie dei francescani» dice. Per chi volesse, poi, resta aperta anche la possibilità di partire per visitare i luoghi di missione: «un’esperienza formativa per la propria vita e molto profonda – conclude Molesti – a cui è possibile prepararsi durante l’anno con i percorsi del Centro missionario diocesano o del Centro Missionario francescano della Toscana al convento di Monte alle Croci».