Associazioni e movimenti

Pace e dialogo trovano “casa” a Fiesole

Martedì prossimo, 16 aprile, alle ore 16 l'inaugurazione della nuova sede del Consiglio del giovani del Mediterraneo. Due relazioni: la prima di mons. Giuseppe Baturi, segretario generale della Cei, la seconda dell’ambasciatore Pasquale Ferrara, direttore generale per gli affari politici e sicurezza del ministero degli Esteri e della Cooperazione internazionale

Una riunione del Consiglio dei giovani del Mediterraneo

Pace e dialogo trovano «casa» a Fiesole. Martedì 16 aprile sarà infatti inaugurata la sede del Consiglio dei giovani del Mediterrano, nei locali del seminario. Il Consiglio dei giovani del Mediterraneo è l’opera-segno nata a seguito dell’incontro dei vescovi del Mediterraneo che si è svolto a Firenze nel febbraio 2022.

Fortemente voluto e sostenuto dalla Cei, ha come obiettivi quello di promuovere relazioni fraterne tra le Chiese del Mediterraneo e a sostenere progetti rivolti alla dimensione spirituale, pastorale, sociale.
Il programma prevede, dalle 16, i saluti del vescovo Stefano Manetti, del rettore del seminario mons. Fabio Celli, della sindaca Anna Ravoni, della presidente della rete Mare Nostrum Patrizia Giunti, di Aleks Birsa Jogan per il direttivo del consiglio dei giovani del Mediterraneo.

Ci saranno quindi due relazioni: la prima di mons. Giuseppe Baturi, segretario generale della Cei, sul tema «I vescovi del Mediterraneo per i giovani». La seconda dell’ambasciatore Pasquale Ferrara, direttore generale per gli affari politici e sicurezza del ministero degli Esteri e della Cooperazione internazionale, sul tema «Senza sponde, senza muri. Il Mediterraneo oltre fratture e conflitti».

Il Consiglio è composto da 40 giovani di 19 Paesi diversi, scelti dalle Conferenze episcopali dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo.

Il progetto è affidato alla «Rete Mare Nostrum», costituita dalle istituzioni che incarnano il messaggio di Giorgio La Pira: la Fondazione La Pira (che custodisce l’archivio e promuove la memoria del sindaco proclamato venerabile nel 2018), il Centro internazionale studenti «Giorgio La Pira» e l’Opera della gioventù «Giorgio La Pira», nonché la Fondazione Giovanni Paolo II.

A raccontarci i lavori svolti fino a questo momento è Tina Hamalaya, della Fondazione Giovanni Paolo II, che insieme a Giulia Passaniti (Opera per la gioventù Giorgio La Pira) segue per conto della Rete «Mare Nostrum» le attività del consiglio: «Il primo incontro del Consiglio dei Giovani del Mediterraneo si è tenuto a Firenze dall’11 al 17 luglio 2023, durante il quale i giovani hanno approvato il Regolamento di funzionamento del Consiglio e stabilito 4 temi da elaborare entro l’anno. Sono stati divisi in 4 gruppi di lavoro: Educazione alla fede; Educazione formale e informale; Dottrina sociale e impegno civico; Scambi di esperienze di networking, dialogo ecumenico e interreligioso».

In questo modo, sottolinea Hamalaya, i giovani «possono raggiungere uno degli obiettivi importanti del Consiglio: collegare tra di loro le tante comunità delle Chiese del Mediterraneo, scambiare le loro esperienze. Questo permette loro di elaborare un pensiero comune di credenti e cittadini Mediterranei».

Non solo. «Per aiutare i ragazzi a sviluppare i loro progetti, le loro visioni e i loro obiettivi nel e per il Consiglio, abbiamo iniziato con loro una serie di formazione online seguendo le tematiche da loro scelte», aggiunge Tina.

A luglio prossimo, i ragazzi si riuniranno un’altra volta in Italia per discutere i progetti già avviati e quelli da avviare e «insieme guardando il futuro attraverso i loro occhi, andranno a costruire ponti di dialogo e di pace».

Attraverso il «portale» del Consiglio www.giovanimediterraneo.org i ragazzi «dialogheranno e saranno aperti all’accoglienza di tutti i giovani del bacino Mediterraneo», conclude Tina Hamalaya.

La nuova sede fiesolana sarà nei locali che ospitano la biblioteca di monsignor Gastone Simoni: «Questo – afferma Patrizia Giunti, presidente della rete Mare Nostrum – è anche emozionante per noi che lo abbiamo conosciuto. Lì ci sarà la sede più strettamente operativa, oltre alla disponibilità delle varie sale e dell’aula magna per incontri e iniziative».