Opera La Pira
Palestina: al Villaggio la Vela un olivo per Awdah
Al villaggio di Castiglione della Pescaia è stato piantato un albero per ricordare l'insegnante e attivista palestinese ucciso lo scorso 28 luglio da un colono israeliano

Il 20 agosto al Villaggio La Vela, a Castiglione della Pescaia (GR), si è concluso il Campo Internazionale organizzato annualmente dall’Opera per la gioventù “Giorgio La Pira”. Come ogni anno, ragazze e ragazzi da diversi paesi si sono incontrati per vivere insieme dieci giorni condividendo momenti di svago e di preghiera, e discutendo il tema del campo (la partecipazione) in gruppo o con l’aiuto di vari relatori.
Quest’anno, però, c’è stato un altro momento che ha riunito tutti i partecipanti assieme: al villaggio è stato piantato un olivo per ricordare Awdah, l’insegnante e attivista palestinese Odeh Muhammad Khalil al-Hathalin, ucciso lo scorso 28 luglio da un colono israeliano.
Awdah era stato per tre anni un partecipante del Campo Internazionale, e aveva toccato il cuore di molte persone con la sua gentilezza, la sua mitezza, la sua saggezza, la sua attenzione all’altro, la sua volontà di dialogo, la sua fede testarda nella pace.
In un breve ma sentito momento, lo hanno ricordato il Presidente dell’Opera Gabriele Pecchioli, un rappresentante dei partecipanti italiani, Tommaso, e un rappresentante della delegazione palestinese, Salim, che proprio da Awdah, suo amico e compaesano, era stato incoraggiato a partecipare al campo.
Centotrenta ragazze e ragazzi provenienti da Albania, Egitto, Iraq, Israele, Italia, Kenia, Libano, Palestina, Pakistan, Russia, Siria e Ucraina si sono poi spostati sulla via verso il refettorio. Lì, per sempre sotto gli occhi delle migliaia di giovani che raggiungono La Vela ogni estate e che passano immancabilmente da quel punto, è stato piantato l’olivo, accompagnato da una targhetta in legno che ricorda Awdah come operatore di pace e di giustizia.
Ognuno ha contribuito con un pugno di terra, per ricordare e accompagnare un amico che ha lasciato un segno indelebile nel cuore di tutti.
L’olivo, pianta del Mediterraneo, simbolo universale di pace, biblico segno dell’unione tra Terra e Cielo, ha già dimostrato tutta la sua forza: la stessa notte il villaggio è stato colpito da una forte tempesta, e l’albero non si è mosso di un millimetro. È una pianta resistente, tenace, ben radicata. Esattamente come Awdah.