Papa Francesco

Papa: a S. Stefano affido invocazione di pace

Dopo la recita dell'Angelus ha rivolto un saluto ai pellegrini presenti e ha rinnovato le speranze di pace nel mondo,

“Rinnovo a tutti voi l’augurio di pace e di bene che scaturisce dal Natale del Signore – ha detto Papa Francesco dopo l’Angelus nella ricorrenza di S. Stefano – E colgo questa occasione per ringraziare quanti mi hanno indirizzato messaggi augurali da Roma e da tante parti del mondo. Grazie, soprattutto per le vostre preghiere! E continuate a pregare per il Papa! C’è bisogno”.

Poi ha aggiunto: “Nel segno della testimonianza di Santo Stefano, sono vicino alle comunità cristiane che soffrono discriminazioni e le esorto a perseverare nella carità verso tutti, lottando pacificamente per la giustizia e la libertà religiosa. All’intercessione del primo Martire affido anche l’invocazione di pace dei popoli straziati dalla guerra. I media ci mostrano che cosa la guerra produce: abbiamo visto la Siria, vediamo Gaza. Pensiamo alla martoriata Ucraina.Un deserto di morte. È questo che si vuole? I popoli vogliono la pace. Preghiamo per la pace. Lottiamo per la pace”.

Infine il saluto ai presenti in Piazza San Pietro: “Rivolgo il mio saluto a voi, romani e pellegrini, famiglie, gruppi parrocchiali, comunità religiose, associazioni. Vi invito a sostare davanti al grande Presepe di Piazza San Pietro, ispirato a quello che San Francesco fece a Greccio ottocento anni fa. Osservando le statue, vedrete sui volti e negli atteggiamenti un tratto comune: lo stupore. Vedrete uno stupore che si fa adorazione. Lasciamoci colpire dallo stupore davanti alla nascita del Signore. Vi auguro di custodire questo in voi: lo stupore che si fa adorazione. E grazie a tutti voi, ai ragazzi dell’Immacolata, e a tanti che sono qui davanti! Buona festa a tutti! E, per favore, non dimenticatevi di pregare per me. Buon pranzo e arrivederci”.