Papa Francesco

Papa:  “Ascoltare la Parola di Dio fa tacere le chiacchiere”

Il Santo Padre oggi all’Angelus ha invitato a “compiere gesti di dialogo che conducano fine alle guerre” e “aprire porte di pace”

Papa all'Angelus (foto archivio Agensir)

“Ascoltare la Parola di Dio fa tacere le chiacchiere”. Ne è convinto il Papa, che prima della recita del Regina Caeli di oggi, festa di Pentecoste, ha spiegato come è proprio l’ascolto della Parola anche grazie ad un “Vangelo tascabile” da portare sempre con noi, è il mondo per “fare spazio in noi alla voce dello Spirito Santo”. “E poi nell’adorazione – non dimentichiamo l’adorazione in silenzio – e nella preghiera, specialmente quella semplice e silenziosa”, ha proseguito Francesco: “E anche nel dirci tra noi parole buone, per dirle agli atri dopo”. “Leggere e meditare il Vangelo, pregare in silenzio, dire parole buone, non sono cose difficili, le possiamo fare tutti”, ha affermato il Papa: “sono più facile che insultare e arrabbiarci. E allora ci chiediamo: che posto hanno queste azioni nella mia vita? Come posso coltivarle, per mettermi meglio in ascolto dello Spirito Santo, e diventarne eco per gli altri? Maria, presente a Pentecoste con gli apostoli, ci renda docili alla voce dello Spirito Santo”.

“Preghiamo lo Spirito Santo, perché crei armonia nei cuori , armonia nelle famiglie, armonia nella società, armonia nel mondo intero”, ha poi detto il Papa, al termine del Regina Caeli. “Che lo Spirito faccia crescere la comunione e la fraternità tra i cristiani delle diverse confessioni”, ha proseguito Francesco: “Doni ai governanti il coraggio di compiere gesti di dialogo che conducano a porre fine alle guerre”. “Le guerre sono tante, oggi”, il grido d’allarme del Papa: “Pensiamo all’Ucraina: il mio pensiero va in particolare alla città di Karkhiv, che ha subito un attacco due giorni fa. Pensiamo alla Terra Santa, la Palestina, Israele, pensiamo ai tanti posti dove ci sono le guerre”. “Che lo Spirito porti i responsabili delle nazioni e tutti noi ad aprire porte di pace”, l’appello finale.