Papa Francesco

Papa Francesco: “Dio perdona tutto, perdona sempre”

L'udienza di questa mattina in piazza San Pietro

“Se credi nella risurrezione di Cristo, allora sai con certezza che nessuna sconfitta e nessuna morte è per sempre. Ma se non credi nella risurrezione di Cristo, allora tutto diventa vuoto, perfino la predicazione degli apostoli”. A garantirlo, sulla scorta di San Paolo, è stato il Papa, nella catechesi dell’udienza di oggi, pronunciata in piazza San Pietro e dedicata alla speranza. “Il cristiano ha speranza non per merito proprio”, ha ricordato Francesco: “Se crede nel futuro è perché Cristo è morto e risorto e ci ha donato il suo Spirito”. “La speranza è una virtù contro cui pecchiamo spesso”, il monito del Papa: “Nelle nostre cattive nostalgie, nelle nostre malinconie, quando pensiamo che le felicità del passato siano sepolte per sempre”. “Pecchiamo contro la speranza quando ci abbattiamo davanti ai nostri peccati, dimenticando che Dio è misericordioso ed è più grande del nostro cuore”, ha spiegato Francesco. “Non dimentichiamo questo”, ha aggiunto a braccio: “Dio perdona tutto, Dio perdona sempre, siamo noi a stancarci di chiedere perdono. Non dimentichiamo questa verità”. “Pecchiamo contro la speranza quando in noi l’autunno cancella la primavera”, ha proseguito il Papa: “Quando l’amore di Dio cessa di essere un fuoco eterno e non abbiamo il coraggio di prendere decisioni che ci impegnano per tutta la vita”.

“L’intercessione di San Stanislao ottenga anche oggi il dono della pace in Europa e in tutto il mondo, specialmente in Ucraina e in Medio Oriente”. È l’appello del Papa, durante i saluti ai pellegrini polacchi, che oggi celebrano la solennità del loro patrono, San Stanislao, vescovo e martire. “San Giovanni Paolo II scrisse di lui che dall’alto dei cieli partecipò alle sofferenze e alle speranze della vostra nazione, sostenendone la sopravvivenza specialmente durante la seconda guerra mondiale”, ha ricordato Francesco. Salutando i fedeli italiani, Francesco ha ricordato che oggi la Chiesa eleva la preghiera della “supplica” alla Madonna del Rosario di Pompei. “Invito tutti ad invocare l’intercessione di Maria, affinché il Signore conceda pace al mondo intero, specialmente alla cara e martoriata Ucraina, alla Palestina, a Israele, al Myanmar”, l’appello: “Affido in particolare alla nostra Madre i giovani, gli ammalati, gli anziani e gli sposi novelli che oggi sono qui presenti, ed esorto tutti a valorizzare in questo mese di maggio la preghiera del santo Rosario”.