Vita Chiesa

Papa Francesco: “le scelte e le azioni sull’ambiente avranno impatti per migliaia di anni”

“Le scelte e le azioni messe in atto in questo decennio avranno impatti per migliaia di anni”. È il monito del Papa ai promotori del Green and Blue Festival, ricevuti in udienza in occasione della Giornata mondiale dell’ambiente. “Si è ampliata la nostra conoscenza sull’impatto delle nostre azioni sulla nostra casa comune e su coloro che la abitano e che la abiteranno”, l’analisi di Francesco: “Questo ha accresciuto anche il nostro senso di responsabilità davanti a Dio, che ci ha affidato la cura del creato, davanti al prossimo e davanti alle generazioni future”. “Mentre l’umanità del periodo post-industriale sarà forse ricordata come una delle più irresponsabili della storia, c’è da augurarsi che l’umanità degli inizi del XXI secolo possa essere ricordata per aver assunto con generosità le proprie gravi responsabilità”, l’auspicio contenuto nella Laudato sì. “Dopo Parigi, purtroppo… E questo a me preoccupa”, il bilancio a braccio sulle Conferenze sul clima: “Non dimentico, quando sono andato a Strasburgo, che l’allora Presidente Hollande aveva invitato per ricevermi la Ministro dell’Ambiente, la signora Ségolène Royal, e lì mi ha detto che aveva sentito che stavo scrivendo qualcosa sull’ambiente. Le dissi di sì, che stavo pensando con un gruppo di scienziati e anche con un gruppo di teologi. E lei mi ha detto questo: ‘Per favore, lo pubblichi prima della Conferenza di Parigi’. E così è stato fatto. E Parigi è stato proprio un bell’incontro, non per questo mio documento, ma perché l’incontro era di alto livello’”.

Per un “cambio di rotta” sull’ambiente, “abbiamo bisogno del contributo di tutti. E questo costa”, ha poi detto, a braccio, il Papa: “Ricordo che quei pescatori di San Benedetto del Tronto mi dicevano: ‘Per noi all’inizio la scelta era un po’ difficile, perché portare plastica invece di pesci non ci faceva guadagnare’. Ma c’era qualcosa: che l’amore per il creato era più grande. Ecco la plastica e i pesci… E così sono andati avanti”. “Ma costa!”, ha esclamato ancora Francesco: “È necessario accelerare questo cambiamento di rotta a favore di una cultura della cura – come si curano i bambini –, che ponga al centro la dignità umana e il bene comune. E che sia alimentata da quell’alleanza tra essere umano e ambiente che dev’essere specchio dell’amore creatore di Dio, dal quale proveniamo e verso il quale siamo in cammino. Non rubiamo alle nuove generazioni la speranza in un futuro migliore”.

“Oggi sono venuti i gruppi del McDonald, il ristoratore, e mi hanno detto che hanno abolito la plastica e tutto si fa con carta riciclabile, tutto”. È l’omaggio, sempre a braccio, del Papa, durante l’udienza concessa ai promotori del Green and Blue Festival. “In Vaticano è proibita la plastica”, ha proseguito a braccio: “E siamo riusciti al 93%, mi hanno detto, senza plastica. Sono passi, veri passi che dobbiamo continuare. Veri passi”. “Come indicato da più parti nel mondo scientifico, il cambiamento di questo modello è urgente e non può essere più rinviato”, l’appello di Francesco, che poi ha affermato ancora una volta fuori testo: “Diceva recentemente un grande scienziato – alcuni di voi sicuramente eravate presenti: ‘Ieri è nata una mia nipote; non vorrei che la mia nipotina fra trent’anni si trovi in un mondo inabitabile’. Dobbiamo fare qualcosa. È urgente, non può essere rinviato”.