Saranno circa 150 mila i fedeli che parteciperanno, il prossimo 9 ottobre, alla celebrazione eucaristica presieduta da Benedetto XVI a Lamezia Terme. Sono già arrivate a circa 60 mila le prenotazioni, informa la diocesi calabrese che, insieme all’Amministrazione comunale, accoglie con grande gioia la notizia che saranno veramente in tantissimi i fedeli, provenienti da tutte le diocesi calabresi, che vorranno assistere alla Santa Messa col Santo Padre. La celebrazione si svolgerà nell’area ex Sir, una zona che consentirà, sul piano della sicurezza, il tranquillo svolgimento della funzione ed anche il regolare deflusso dei fedeli che, a fine cerimonia, dovranno riprendere agevolmente i mezzi per ritornare nelle varie città di provenienza. La decisione della Curia e del Comune è stata recepita positivamente dalla Prefettura e dalla Gendarmeria della Città del Vaticano, spiega la diocesi, che con gaudio e soddisfazione, hanno accolto la notizia del numero sempre crescente di prenotazioni per presenziare all’incontro col Pontefice. La notizia della scelta della zona mette fine ad una serie di voci su diverse località candidate: il Comitato della Curia Vescovile che si occupa dell’organizzazione della Visita del Papa a Lamezia fa sapere di provare molta compassione per quelle persone che a tal proposito hanno diffuso notizie false e tendenziose cercando di sminuire anche un evento di tali proporzioni come la Visita del Papa in terra di Calabria. Ci dispiace molto precisa il Comitato organizzatore , siamo davanti a persone che mirano ad intaccare la serenità del Popolo di Dio. Finora abbiamo lavorato in piena sinergia con la Santa Sede ed il Comune di Lamezia. La scelta ricaduta sull’area ex Sir è stata valutata anche con la consulenza dei tecnici del Vaticano che hanno vagliato ogni aspetto (logistico, tecnico, relativo alla sicurezza) del sito da noi proposto. Ci auguriamo conclude il Comitato che simili episodi spiacevoli non si ripetano e che sia sempre la Verità a diradare le ombre gettate dalle mistificazioni e dall’inattendibilità di notizie, non dettate dalla buona fede e, soprattutto, dalla volontà di rendere un buon servizio di informazione all’intera comunità.Sir