Vita Chiesa
Papa in Cile: ai giornalisti sul volo, «grazie per il vostro lavoro!»
«Grazie prima di tutto per il pensiero di stamattina», ha esordito Burke a proposito dell’immagine del bambino di Nagasaki donata dal Papa ai giornalisti del volo papale:«Tutti abbiamo ricevuto la cartolina. E grazie soprattutto per la possibilità di viaggiare con lei». «Vi auguro buon viaggio», il saluto del Papa ai giornalisti: «Mi hanno detto dall’Alitalia che il volo Roma-Santiago è il volo diretto più lungo che ha l’Alitalia: quindici ore e quaranta, o venti, non so… Avremo tempo per riposare, lavorare, tante cose. Grazie per il vostro lavoro che sarà impegnativo: tre giorni in un Paese, tre giorni nell’altro… Per me non sarà tanto difficile nel Cile perché ho studiato lì un anno, ho tanti amici, e conosco bene – mah, bene… conosco di più –. Invece in Perù conosco meno, perché ci sono andato due o tre volte per convegni, incontri». Poi, riguardo alla cartolina: «Questa l’ho trovata per caso. È stata scattata nel 1945, sul retro ci sono i dati. È un bambino, con il suo fratellino morto sulle spalle, mentre aspetta il suo turno davanti al crematorio, a Nagasaki, dopo la bomba. Io mi sono commosso quando ho visto questa foto e ho osato scrivere soltanto ‘Il frutto della guerra’. E ho pensato di farla ristampare e darla, perché un’immagine del genere commuove più di mille parole. Per questo ho voluto condividerla con voi. E grazie per il vostro lavoro!».