Toscana

Pescia: i colleghi lo salvano dall’arresto cardiaco mentre è al lavoro

E’ accaduto a Pescia. La centrale operativa 118 Empoli-Pistoia ha ricevuto da una Ditta farmaceutica una richiesta di soccorso per un giovane in arresto  cardiaco. Subito l’infermiera, attraverso l’immediato utilizzo dell’intervista telefonica, si è resa conto della gravità della situazione attivando in codice rosso l’automedica di Pescia e l’ambulanza della Misericordia di Uzzano. Nell’attesa dell’arrivo dei soccorsi, l’automedica è giunta sul posto in 8 minuti, mentre l’ambulanza in 9 minuti dalla chiamata, l’infermiera ha impartito le istruzioni pre-arrivo facendo effettuare le manovre di rianimazione da parte del personale presente . Fondamentale la presenza nella  Ditta di un defibrillatore semiautomatico e di personale formato ed abilitato all’uso (sono state erogate due scariche). Era la prima volta che accadeva all’interno di un ambiente di lavoro.Nella registrazione del 118 si sentono al telefono le voci concitate dei colleghi e quella dell’infermiera Roberta Conti che con precisione impartisce le istruzioni di soccorso: il paziente è a terra, privo di conoscenza e non respira ma i suoi colleghi svolgono tutte le manovre necessarie: gli liberano il torace dagli indumenti, gli praticano il massaggio cardiaco e poi la defibrillazione. Una volta giunto l’equipaggio sanitario il paziente è stato sottoposto a manovre di rianimazione avanzate, defibrillato altre due volte effettuata la necessaria farmaco terapia; tutto questo ha permesso il ripristino dei parametri vitali del paziente. A quel punto evidenziata la causa dell’arresto cardiaco e cioè un Infarto del Miocardio, è stata applicata la procedura con trasmissione dell’ECG (elettrocardiogramma) in Centrale Operativa e da qui in Ospedale al reparto dove il Cardiologo,  confermata la diagnosi, ha attivato la Sala di Emodinamica dove lo stesso paziente è stato direttamente trasportato  e da qui, una volta effettuata l’angioplastica, in terapia subintensiva del Livello 1 dell’Ospedale San Jacopo di Pistoia, dove il paziente è tutt’ora ricoverato. ll caso clinico testimonia come la catena dei soccorsi abbia perfettamente funzionato fin dalla chiamata e dalle prime manovre di rianimazione effettuate dalle persone presenti sul posto. Altro elemento fondamentale è stata la presenza del defibrillatore semiautomatico, con personale abilitato, all’interno della Ditta. Ultimo, ma non certo ultimo, la professionalità del personale della Centrale Operativa 118 e di quello intervenuto sul posto, sia quello volontario dell’ambulanza che del medico e dell’infermiere dell’automedica.Il sistema di emergenza e urgenza della Centrale operativa 118 Empoli-Pistoia è un modello di riferimento: i mezzi di soccorso sono infatti dotati dei defibrillatori  -life pack  che inviano in tempo reale i tracciati dell’elettrocardiogramma  alla Centrale operativa così è possibile effettuare subito una prima diagnosi e attivare il percorso assistenziale per il paziente. 

Tutto questo permette di ottenere eccezionali risultati: la riperfusione dei pazienti avviene in media entro 80 minuti.