Cultura & Società

Pisa, al via oggi le celebrazioni per l’850° della Torre

Era il 9 agosto del 1174 – secondo il calendario in stile pisano – quando fu posta la prima pietra del campanile del Duomo di Pisa.

Torre di Pisa

Una data che desumiamo da un’epigrafe, coeva della costruzione, posta a destra della porta d’ingresso del campanile – che reca l’anno e il mese di agosto. E da un testimone di quell’avvenimento, il cronista Bernardo Marangone, che in un suo scritto ricorda il giorno dell’inizio dei lavori, il 9 agosto. Data non casuale, perché era la vigilia della festa di San Lorenzo, che quell’anno cadeva di giovedì.

Oggi, mercoledì 9 agosto ricorrono, dunque, 850 anni della fondazione del più celebre campanile al mondo. Un anniversario che sarà ricordato grazie a un ricco programma d’iniziative, elaborato da un apposito comitato e che saranno presentate proprio oggi alle ore 10.30 nell’auditorium «Toniolo» dell’Opera del Duomo dall’arcivescovo Giovanni Paolo Benotto, dal primo cittadino di Pisa Michele Conti e dal nuovo presidente dell’Opera della Primaziale Pisana Andrea Maestrelli. Poco dopo, alle ore 12, le campane del campanile suoneranno a festa. A sera il campanile sarà illuminato e sul muro esterno del Museo dell’Opera del Duomo sarà proiettato il logo «850».

Dalle ore 21.30 fino a mezzanotte i monumenti della piazza (escluso il campanile, chiuso per motivi di sicurezza) saranno visitabili gratuitamente. Dalle 21.45 sulle gradule della cattedrale (di fronte alla porta di San Ranieri) è in programma un concerto di pianoforte del maestro Ramin Bahrami (accesso libero) che proporrà musiche di Bach, Rameau, Beethoven, Chopin, Rachmaninov, Mompou e Rohani.

850 anni. La prima fase dei lavori fu interrotta a metà del terzo piano, a causa del cedimento del terreno su cui sorge la base del campanile. I lavori ripresero nel 1275 sotto la guida di Giovanni Di Simone e Giovanni Pisano, aggiungendo alla costruzione precedente altri tre piani. Nel tentativo di raddrizzare la torre, i tre piani aggiunti tendono a incurvarsi in senso opposto alla pendenza. Il campanile fu completato alla metà del secolo successivo, aggiungendo la cella campanaria.

Una curiosità: la torre pendente non è l’unico edificio con problemi di inclinazione dovuti a un terreno cedevole e alla presenza di acqua nel sottosuolo. «A Pisa – racconta la professoressa Maria Luisa Ceccarelli Lemut nell’intervista realizzata per il dorso diocesano – sono pendenti alcuni edifici civili, così come alcune chiese. Ma anche diversi campanili: come quello di San Nicola «a composita pianta poligonale iscritta in una circonferenza, con una stretta parentela con la torre pendente, e il campanile di San Michele degli Scalzi, cui ha certamente nociuto la stretta vicinanza all’Arno».